Telefono, navigatori, musica. Basta disturbi con l’auto a zone sonore personalizzate

Il vostro compagno di viaggio telefona e voi volete continuare ad ascoltare musica? Nessun problema. Nei prossimi anni le auto garantiranno agli occupanti delle vere e proprie “zone sonore personalizzate”, differenziate in base alla necessità e ai gusti. La novità è stata presentata al Ces di Las Vegas da Harman, colosso nelle soluzioni per audio, infotainment e automazione Harman (16.600 dipendenti in America, Europa e Asia con un fatturato di 5,6 miliardi di dollari). Continua a leggere

Autotrasporto, la legge di Stabilità 2015 cambierà molte cose. In meglio

La legge di Stabilità 2015 ha definito questioni importanti per il settore dell’autotrasporto: ha confermato il trasferimento di 250 milioni di euro l’anno; ha definito un calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti che assicura più competitività alle imprese; ha evitato il taglio della compensazione sull’accisa per il carburante per i veicoli meno inquinanti (offrendo un motivo in più ai possessori di 170 mila autoveicoli euro 0, 1 o 2, che non potranno usufruire della compensazione, per acquistare mezzi “puliti”); ha modificato, dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, le norme sui costi minimi per la sicurezza del trasporto merci. Novità importanti che a brevissimo potranno fornire un prezioso contributo non solo per garantire maggior competitività alle imprese, ma anche più sicurezza per tutti sulle strade. Continua a leggere

Accise sui carburanti, riduzione storica. Intanto crollano i prezzi alla pompa

I prezzi dei carburanti continuano a scendere. E, strano ma vero, diminuiscono anche le accise. Una riduzione “storica”, secondo Staffetta Quotidiana, che ogni giorno monitora i prezzi alla pompa e in una nota ripercorre la questione accise. “È probabilmente la prima volta nella storia dello Stato italiano che un aumento di accisa non viene prorogato e stabilizzato alla sua scadenza. Dalla guerra di Etiopia del 1935 al terremoto dell’Emilia del 2012, passando per la crisi di Suez del ’56, il disastro del Vajont nel ’63, i terremoti del Belice, del Friuli e dell’Irpinia, fino alla guerra in Libano dell’83, al terremoto dell’Aquila del 2009 e alle alluvioni di Liguria e Toscana del 2011, gli aumenti ad hoc dell’imposta di fabbricazione sui carburanti sono sempre stati stabilizzati, una volta passata l’emergenza, andando a confluire nel bilancio dello Stato”, spiega Staffetta Quotidiana. Continua a leggere