Mercato auto, dopo sei anni torna il segno più. Rispetto al 2007 il calo è del 45,5%

Dopo sei anni di calo, il mercato dell’auto chiude il 2014 con il segno più. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 1.359.616, il 4,21 per cento in più rispetto al 2013. Ma c’è poco da sorridere. Confrontando i dati con quelli del 2007, si scopre che il calo è del 45,5 per cento. “Il terreno da recuperare per tornare a livelli di mercato normali è ancora molto lungo”, sottolinea il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. Il risultato del 2014 “non è certo dovuto a un’inversione di tendenza dell’economia” ma al “forte invecchiamento del parco circolante” che ha costretto molti italiani a cambiare l’auto.
Queste “sostituzioni forzose” continueranno anche nel 2015 indipendentemente dalla ripresa dell’economia: secondo le previsioni quest’anno le immatricolazioni dovrebbero toccare quota 1.430.000 unità, il 5,18 per cento in più del 2014. Tornando ai dati, a dicembre le consegne sono state 91.518, il 2,35 per cento in più dello stesso mese del 2013. Per l’Anfia, l’associazione delle aziende italiane della filiera, “il segno positivo di dicembre, settimo rialzo mensile consecutivo, può essere letto come un segno d’incoraggiamento per il settore”. I concessionari, invece, non sono ottimisti, parlano di un mercato ai livelli di fine Anni 70 e sostengono che con “l’apatia del governo” il rischio è di un bis nel 2015.
I risultato di Fiat Chrysler Automobiles è peggiore di quello del mercato. Fca chiude l’anno con 376.721 consegne, in crescita dello 0,75 per cento rispetto al 2013; la quota scende dal 28,66 al 27,71 per cento. Sono del gruppo le cinque auto più vendute – Panda, Punto, 500L, Ypsilon e 500 – con la Jeep Renegade che a dicembre entra nella top ten con 1.806 vetture immatricolate e una quota nel suo segmento del 20,6 per cento. Proprio il brand Jeep ha trascinato le vendite del gruppo: 11.334 consegne nell’anno, il 94,5 per cento in più del 2013. Calo sostenuto per Alfa Romeo, in attesa del rilancio che partirà a giugno con la nuova Giulia: le vendite hanno subito un calo del 10,53 nel 2014 e del 15,8 per cento a dicembre. Flessione anche per la Lancia che però cresce del 27 per cento in Francia, dove il gruppo registra un incremento delle immatricolazioni pari allo 0,9 per cento.
Guardando all’estero, meglio dell’Italia ha fatto la Spagna: le vendite di auto hanno registrato nel 2014 un aumento del 18,4 per cento rispetto a quelle del 2013, con 885.308 nuove immatricolazioni, grazie anche al piano di incentivi “Plan Pive” varato dal governo. Meno positivo il mercato francese che ha chiuso l’anno con un incremento dello 0,3 per cento dopo aver toccato, nel 2013, il livello più basso da 15 anni.

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