Rimborsi sui pedaggi autostradali: “sorpresa” di fine anno da 160 milioni

“Un buon modo per moltissime imprese di autotrasporto per finire l’anno vecchio e iniziare quello nuovo”. Così il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggé ha commentato la notizia del pagamento, con valuta 30 dicembre, dello sconto sui pedaggi autostradali richiesto per il 2012 da tutte le imprese di autotrasporto che possedevano i requisiti per ottenerlo. “Come avevo avuto modo di preannunciare, grazie alla determinata azione della nuova presidente dell’Albo degli autotrasportatori e all’impegno del ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, è stato possibile ottenere la disponibilità di circa 160 milioni di euro che sono stati messi a disposizione come cassa, consentendo dunque di fare una bella sorpresa di fine anno a moltissime aziende per le quali questo accredito rappresenta, in un momento difficilissimo, un’importante boccata d’ossigeno”, ha aggiunto Paolo Uggè, sottolineando come “il trasferimento della valuta già effettuato dalla Banca d’Italia abbia permesso a Fai Service di accreditare immediatamente i rimborsi sui conti degli associati”.

Rimborsi che ammontano a poco meno del 10 per cento di quanto speso in pedaggi dalle imprese di autotrasporto per tutti i propri mezzi a partire da Euro 3 in poi, decisione adottata per incentivare l’impiego di mezzi pesanti meno inquinanti. “Si tratta decisamente di una buona notizia di fine anno che va ad aggiungersi ad altri obiettivi particolarmente importanti raggiunti negli ultimi 12 mesi”, ha proseguito Paolo Uggè, “come le risorse stanziate dal Governo per il settore, fissate in 250 milioni di euro l’anno; la decisione di evitare il taglio dei rimborsi delle accise sul gasolio del 15 per cento; la previsione che la libertà contrattuale delle parti nel decidere il prezzo del trasporto debba tener conto dei principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale. O, ancora, la pubblicazione dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio; la condizione pregiudiziale dell’esperimento del tentativo di negoziazione assistita nelle controversie in materia di contratto di trasporto e di sub trasporto; la dimostrazione della capacità finanziaria, attraverso la polizza assicurativa di responsabilità professionale, per finire con un calendario 2015 dei divieti al trasporto di merci meno pesante rispetto al passato. E questi sono fatti e non chiacchiere. Fatti che dovrebbero spingere a una riflessione, e magari a una bella autocritica, tutti coloro che in questo 2014 non hanno perso occasione per contestare l’Albo degli autotrasportatori, la sua utilità e le sue potenzialità”.

5 risposte a “Rimborsi sui pedaggi autostradali: “sorpresa” di fine anno da 160 milioni

  1. Chissà cosa dirà la Lega Ambiente, visto che si lamenta per l’intervento del Governo sulla Brebemi. Ma non hanno ancora capito questi ambientalisti di mestiere che gli automezzi che stanno in coda inquinano piu’ di un automezzo Euro 0, anche se sono ecologicamente adeguati? Ma davvero c’e’ ancora chi si fa convincere da questi chiacchieroni che ci costringono a comprare all’estero l’energia con il risultato che corriamo i medesimi rischi ma in compenso ci costa piu’ di 40 miliardi di euro all’anno? Che gusto a farsi del male!

  2. Ma allora il presidente Fai ancora una volta aveva visto giusto. Dove sono i critici di mestiere? Gente che parla solo per dimostrare che esiste? Speriamo che gli operatori seri imparino a conoscere chi lavora per i nostri interessi e chi vuol solo fare chiacchiere.

  3. Ho letto recentemente delle dichiarazioni del redivivo signor Longo che dopo essere andato con la Confetra ora è tornato a indossare i panni dell’agitatore di professione. Spero che i colleghi non si facciano prendere in giro da questo “signore” che cerca solo, lui si, di sopravvivere sulle spalle di tanti ingenui. Noi che non abbiamo mai creduto in lui (presiedo un consorzio e parlo a nome dei miei soci) vogliamo ringraziare il lavoro di chi cerca in ogni modo di portarci a casa dei risultati. E mi pare che in questi ultimi giorni chi non è in malafede, dovrebbe rendersi conto di chi lavora per la categoria.

  4. Mio nonno, che era saggio, diceva che la verità viene sempre a galla. Chiunque leggendo coosa è stato fatto nel mondo dell’autotrasporto nel 2014 ha gli elementi per capire chi racconta la verità e chi racconta cretinate, chi ha lavorato per la categoria (ottenendo risultati che, di questi tempi, pesano eccome) e chi ha lavorato per se stesso, con due obiettivi: intascare un be po’ di soldini e leggere il proprio nome sui giornali o in Internet… Magari sperando potesse essere il primo passo per una bella carriera politica….

  5. Sapete cosa mi auguro per il 2015? Che alcune associazioni di autotrasporto “falliscano” e che restino operative solo quelle che hanno fatto davvero qualcosa (che non significa scrivere farneticazioni in cui, magari, si rimangia quanto detto il giorno prima….). A tutti gli autotrasportatori seri e professionali un 2015 finalmente positivo!!!!!!

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