Auto blu, i tagli sono in ritardo: la colpa è delle penali sui contratti di leasing

Auto blu, ma non dovevamo vedervi più? Invece, come risulta da un’inchiesta del quotidiano “Il Mesaggero”, a oltre sei mesi dal decreto che avrebbe dovuto decimare le auto di servizio dei ministeri, in circolazione ne restano ben 1.163. Sono diminuite di 65 unità invece di quasi mille in meno. “A parte che le auto blu diminuiscono da anni”, è la tesi dello staff del ministro Marianna Madia, “adesso nessuna amministrazione può tirarsi indietro e già entro due mesi vedremo i primi risultati di rilievo destinati a diventare ancora più rilevanti nel corso del 2015”.

Aspetteremo ancora qualche mese, quindi. Il ritmo da rallenty delle auto blu pare sia dovuto anche alla complessità della realtà. “Gran parte della auto blu ministeriali”, si legge sull’edizione online del Messaggero (clicca qui), “infatti, non possono essere vendute semplicemente perché sono affittate con contratti in leasing che se dovessero essere interrotti prima della scadenza farebbero scattare forti penali. Che si mangerebbero i risparmi. Risparmi che, quando le auto blu saranno davvero 5 per ogni ministero, ammonteranno a 43 milioni di euro. Attenzione, però, una parte di questi soldi saranno a loro volta spostati su un’altra voce d’uscita: quella dei taxi”.

Una risposta a “Auto blu, i tagli sono in ritardo: la colpa è delle penali sui contratti di leasing

  1. I contratti di leasing si spengono quando si vuole,ma se continui ad usarla, l’auto, paghi avanti. Se paga pantalone meglio, usare la propria auto toglie reddito a quei poveracci dei nostri rappresentanti che si trovano (moralmente) in condizioni davvero miserabili.

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