Auto, il mercato continua a crescere. L’Anfia: “I volumi sono quelli del 1979”

Continua a crescere il mercato italiano dell’auto anche se meno del recente passato. A novembre, infatti, l’incremento è stato del 5 per cento, mentre ottobre aveva fatto segnare +9,2 per cento. Positivi i dati di Fiat Chrysler Automobiles che con il +5,9 per cento di immatricolazioni (29.500) fa meglio del mercato. Tra i brand del gruppo prosegue il forte trend di crescita di di Jeep con oltre 1.600 immatricolazioni a novembre (+245,5 per cento) e il Renegade nella top 5 del suo segmento. Panda e 500 insieme sono al 58,4 per cento di quota nel segmento A, 500L al 51,7 per cento nel suo segmento, mentre Punto e Ypsilon sono le vetture più vendute del segmento B rispettivamente con il 17,3 e il 13,3 per cento.

A novembre, secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 107.965 vetture, con un incremento del 5 per cento circa sullo stesso mese dello scorso anno. Negli undici mesi 2014 le immatricolazioni sono 1.267.517, il 4,3 per cento in più dello stesso periodo 2013. L’anno, secondo le stime degli operatori, dovrebbe chiudere intorno a 1.355.000 auto vendute, intorno al 4 per cento in più rispetto al 2013. “Un segnale moderatamente positivo”, commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor che ipotizza “una moderata accelerazione anche nel 2015”. L’Anfia ricorda che “i volumi 2014 non sono distanti da quelli del 1979 (1.397.0391 unità), ovvero di 35 anni fa” e osserva che “un contributo alla piccola ripresa dei consumi potrebbe derivare anche dalla diminuzione dei prezzi dei carburanti”. L’Unrae, l’associazione delle case estere, ribadisce l’esigenza di un sostegno ai “timidi segnali di ripresa” e rilancia la sua proposta di consentire alle famiglie di detrarre i costi dell’auto dalla dichiarazione dei redditi. Anche Federauto chiede risposte concrete al governo e ricorda che le concessionarie nei primi 10 mesi del 2014 hanno dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali per un totale di 20.760.000 ore.

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