Lombardia, 438 morti sulle strade nel 2013. Bordonali: “Sì all’omicidio stradale”

“Finché ci sarà un morto sulle strade lombarde dovremo lavorare per migliorare le condizioni di sicurezza. C’è un miglioramento, ma siamo ancora in una situazione drammatica: 438 morti in Lombardia sono come un piccolo Comune che scompare in un anno”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali, intervenendo alla presentazione del Rapporto “L’incidentalità sulle strade della Lombardia”, redatto dal Cmr (Centro regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza stradale) di Regione Lombardia.
“Il 90 per cento degli incidenti”, ha proseguito l’assessore, “dipende da comportamenti scorretti, provocati anche da fattori come alcol, droghe e utilizzo del cellulare, mettendosi alla guida senza esserne in condizione. Ritengo non più rinviabile l’introduzione dell’omicidio stradale per assicurare una condanna adeguata a coloro che recano danni al prossimo, mettendosi alla guida senza esserne in condizione. Purtroppo fino a oggi molto se n’è parlato”, ha ammesso Simona Bordonali, “ma di fatto nulla è stato fatto ed è necessario che il Parlamento avvii una seria riflessione sul tema”.
“Abbiamo messo a disposizione 3 milioni di euro per le Polizie locali”, ha spiegato sempre l’assessore Bordonali, “da utilizzare per l’acquisto e la dotazione di nuove apparecchiature, mezzi e strumenti, ma credo fermamente che sia necessario agire dal punto di vista dell’educazione, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”.
“È ora di ribadire con forza che il Governo deve escludere dal Patto di stabilità gli investimenti effettuati dagli Enti locali per la sicurezza delle strade”, ha chiosato Bordonali. “Sappiamo le grandi difficoltà in cui versano gli Enti locali e, proprio per questo motivo, dobbiamo reiterare la proposta, avanzata al Governo proprio in questa sede lo scorso anno, di esentare dal Patto di stabilità tutte le spese dei Comuni, lombardi e non solo, per la messa in sicurezza delle nostre strade, attraverso una revisione della rete stradale e un controllo della segnaletica, che in alcuni casi è veramente vetusta. Mettere in sicurezza le strade e la segnaletica è fondamentale per salvare vite umane”.

Una risposta a “Lombardia, 438 morti sulle strade nel 2013. Bordonali: “Sì all’omicidio stradale”

  1. Quanta superficialità in questi politici. Perché nascondere alla tante famiglie colpite da un lutto che la soluzione dell’omicidio stradale non sarà così semplice da applicarsi. Che il codice della strada non può cambiare il codice penale. La smettano i politici di prendere per il sedere la gente. Anche se il reato di omicidio stradale diverrà una norma poi vi sarà il problema della applicazione e lì si troveranno tante di quelle eccezioni che non cambierà nulla. Ne volete una? Che differenza esiste tra un automobilista che sorpassa in curva ed ammazza qualcuno ed un ubriaco che genera lo stesso effetto? Perché solo ai drogati e ubriachi? Si chiama disparità di trattamento per un danno identicamente grave. Ragioniamo seriamente sul fenomeno di chi guida ubriaco o sotto effetto di sostanze stupefacenti e si trovino soluzioni idonee ma senza sfruttare il dolore e senza fare della vergognosa demagogia.

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