Mercato auto, il 2014 chiuderà con il segno più: “Ma non ci sono segnali di ripresa”

Dopo sei anni consecutivi in calo, il mercato dell’auto in Europa chiuderà il 2014 con un segno positivo. Anche a ottobre, infatti, sono cresciute le immatricolazioni. Secondo i dati dell’Acea, nei 28 Paesi Ue più i tre Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera), sono state consegnate 1.112.628 vetture con una crescita del 6,2 per cento, che portano a 11.020.107 il totale da inizio anno, il 5,9 per cento in più rispetto all’analogo periodo 2013.
Fiat Chrysler Automobiles fa meglio del mercato, con una crescita dell’8,4 per cento e una quota del 5,9 per cento. Eccellenti i dati di Panda e 500, che rappresentano il 46 per cento delle immatricolazioni del brand Fiat. Proprio il buon andamento della Panda consente l’annullamento dei quattro giorni di cassa integrazione previsti a Pomigliano il 20, il 21, il 24 e il 28 novembre.
Tutti i principali Paesi europei, a eccezione della Francia, a ottobre registrano incrementi: +26,1 per cento la Spagna, +14,2 per cento il Regno Unito, +9,2 per cento l’Italia, +3,7 per cento la Germania. Anfia e Promotor prevedono per i Paesi Ue ed Efta una chiusura d’anno intorno ai 13 milioni di unità, pari a circa il 4,9 per cento in più rispetto al 2013. Ma, nonostante i dati positivi, non si parla di ripresa. “Il recente recupero del mercato dell’Unione Europea”, spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “non è dovuto alla situazione economica dell’area che sembra farsi più difficile, ma al fatto che dopo sei anni di cali si sta scaricando sul mercato una quota della domanda di sostituzione rimasta insoddisfatta dal 2008 al 2013”.
“Per il 2014 ci attendiamo un mercato dell’auto poco sopra 1,36 milioni in crescita del 5 per cento rispetto al 2013. Ma non ci sono ancora segnali di ripresa”, ha detto il presidente dell’Unrae Massimo Nordio precisando che “le vendite ai privati sono piatte e il segno più che si è verificato nell’ultimo mese è alimentato soprattutto da flotte e noleggi a breve e lungo termine”. Il presidente dell’Unrae ha aggiunto che “nel 2015 il mercato dovrebbe essere poco sopra al 2014, grazie all’andamento ciclico del parco circolante”.

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