Parcheggi da incubo: pochi e costosi, gli automobilisti non ne possono più

Pochi spazi, tempo e soldi sprecati, stress alla stelle: uno dei nemici degli automobilisti italiani è sicuramente il parcheggio. Ma qual è la situazione effettiva dei parcheggi nelle città? Il Centro studi e documentazione Direct Line l’ha chiesto direttamente agli automobilisti. E il quadro emerso non è per niente confortante.
L’89 per cento degli automobilisti, spiega Direct Line in un comunicato, “ammette di aver sprecato denaro per ore o minuti di parcheggi pagati ma non usufruiti. Un disagio non indifferente, che potrebbe essere risolto con semplici accortezze come l’inserimento di frazioni di tempo più corte e meglio gestibili”. Il 33 per cento degli intervistati da Direct Line afferma di essere molto irritato da questo inutile spreco, il 27 per cento ritiene che sia il caso di rivedere tariffe e fasce orarie dei parchimetri, mentre il 18 per cento si dichiara rassegnato a questo spreco. I furbetti sono pochi. Solamente un misero 2 per cento dichiara di non pagare la sosta e rischiare la multa.
Altra pecca è quella dei pochi spazi a disposizione. Nove intervistati su dieci si dichiarano infatti insoddisfatti dei parcheggi della propria città. I motivi sono diversi: il 47 per cento considera la quantità di posteggi troppo esigua e mal distribuita, per il 42 per cento, invece, la relazione parcheggi liberi – parcheggi a pagamento è eccessivamente sbilanciata verso i secondi. C’è anche chi vorrebbe più posti auto per i diversamente abili (8 per cento) e chi si dichiara talmente insoddisfatto da adottare senza ritegno la tattica del parcheggio selvaggio (2 per cento). Il 16 per cento si accontenterebbe invece di avere più posteggi riservati ai residenti, mentre il 3 per cento dichiara di vivere in una città con pochi parcheggi a pagamento. Completamente soddisfatto solamente il 12 per cento degli automobilisti intervistati da Direct Line.

Una risposta a “Parcheggi da incubo: pochi e costosi, gli automobilisti non ne possono più

  1. Parliamo poi delle multe, perché il tempo pagato è più breve ? Sali dal commercialista, ti dilunghi ben più di quanto credevi ed ecco la multa sottostante.
    Vai a bere il caffé, trovi un amico con cui scambiare due chiacchiere e poi lo lasci li perché “devo andare a pagare il parcheggio, scusa altrimenti scade e mi multano”.
    In tutta onestà, io pagherei per avere la possibilità di usare in Regione Lombardia tutti gli spazi blu. Arrivo a Milano, e non devo cercare un venditore di posteggi, avere 10 euro in monetine per fermarmi un attimo … poi vado a Bergamo, stesso problema. Lecco, Como, idem.
    Una sorta di abbonamento provinciale/regionale ?

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