Carburante, assicurazione, riparazioni: un quarto dello stipendio va nell’auto

Per mantenere l’auto le famiglie italiane spendono un quarto dello stipendio. Pesa, oltre al carburante, la polizza assicurativa, che negli ultimi anni ha registrato un’impennata dei prezzi di oltre il 200 per cento. L’allarme arriva, con due analisi differenti, dalle associazioni dei consumatori. Il Codacons spiega che nel 2014 il costo per mantenere un’auto di media cilindrata è di 4.500 euro l’anno, il 25 per cento del reddito di una famiglia media.

“Per i nuclei a reddito medio-basso”, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “la spesa annua” per l’auto è “maggiore a quella riservata ai consumi alimentari che, mediamente, incidono per il 19 per cento del reddito”. Solo per il carburante, spiega il Codacons, si spendono circa 1.600 euro l’anno (unica voce in decremento), cui si aggiungono 790 euro per l’assicurazione. Olio e pezzi di ricambio costano circa 230 euro annui a famiglia, e la manutenzione ordinaria e i lavori di riparazione raggiungono un costo medio di 348 euro. A questo si aggiungono tasse e bollo auto, pedaggi, parcheggi, garage, gommista, lavaggio, revisione, multe.
Abusdef e Federconsumatori puntano invece il dito conto l’Rc auto che ha subito negli ultimi anni un rincaro notevole: i costi sono raddoppiati passando da 391 euro del 2004 a 1.250 euro nel 2013, 859 euro in più (+235 per cento). Ancora peggiore la situazione delle polizze obbligatorie per moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata: +480 per cento nel 2013, e un aumento secco di 549 euro. Con il risultato che in Italia per pagare l’Rc auto serve il 6,5 per cento dello stipendio medio, più del doppio di altri Paesi europei.

Una risposta a “Carburante, assicurazione, riparazioni: un quarto dello stipendio va nell’auto

  1. Spendiamo un quarto dello stipendio per l’auto? Cosa aspettiamo a metterci davanti a uno specchio e ripeterci, almeno mille volte, sei un idiota, sei un idiota, sei un idiota… Avete presente quante cose meravigliose si potrebbero fare con quei soldi? Al diavolo l’auto….

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