Gli Inarrestabili a truckEmotion 2014: sabato appuntamento con Marco Berry

inarrestabili la7-GRAZIANO CANTELMICi sarà anche Marco Berry nell’area Fai Service a truckEmotion 2014, la manifestazione dedicata ai veicoli da trasporto e da lavoro in programma fino a domenica 12 ottobre all’autodromo di Monza. L’ex Iena ha realizzato questa estate (con Non Panic e la promozione di Fai Service) Inarrestabili, un docu-reality a puntate andato in onda su La7 che ha permesso di tracciare un quadro realistico di come vivono e lavorano i camionisti. Berry, che per Inarrestabili ha viaggiato a fianco degli autotrasportatori, accompagnandoli sulle strade e ascoltando i loro racconti, sarà al truckEmotion sabato 11 ottobre. Pronto ad ascoltare nuovi racconti e nuove storie.

A truckEmotion 2014 Fai Service è assoluta protagonista, oltre con gli Inarrestabili, anche con stand e workshop (clicca qui per scoprire tutte le novità). Tantissime le presenze in quello che gli organizzatori definiscono “l’evento dell’anno del mondo dell’autotrasporto”. A Monza, le case costruttrici Daf, Iveco, Man, Mercedes-Benz, Renault Trucks, Scania e Volvo mostreranno il meglio della propria produzione e i modelli di prossima introduzione sul mercato.
Spazio anche ai veicoli commerciali: vanEmotion è infatti la grande novità dell’edizione 2014. I mezzi Ford, Peugeot e Volkswagen, Iveco e Renault Trucks potranno sfrecciare sulla pista del Gran Premio d’Italia e su percorsi off-road. Ma al truckEmotion non c’è solo il business. Sabato e domenica, spiegano gli organizzatori, il paddock si trasformerà in un palcoscenico dove si susseguiranno tanti divertentissimi momenti sotto la regia di Radio Number One e la simpatia del comico Leonardo Manera, testimonial dell’evento. Un appuntamento da non perdere. Per ulteriori informazioni: truckemotion.it.

2 risposte a “Gli Inarrestabili a truckEmotion 2014: sabato appuntamento con Marco Berry

  1. Ho seguito le puntate, meritevoli. Suggerimenti?! Dopo aver fatto vedere il lato vero dell’autotrasporto, quello puro della passione contro tutto e contro tutti, ma anche purtroppo anacronistico e perduto, bisogna far vedere quello attuale e quello che spero non sia definitivo. Autisti con la stessa tenacia e passione disoccupati da anni, appena lasciati a casa da quelle aziende che per anni hanno usufruito e costruito imperi sulla loro schiena e la loro famiglia. Lasciati a casa da un’Europa che permette lo sfruttamento, perché sei mesi in quelle cabine a metà stipendio con contratti ad elastico, senza diritti e possibilità di miglioramento, è sfruttamento. Anche il loro punto di vista è interessante, li trovi facilmente nelle aree di servizio. Semirimorchio italiano con palesi cognomi italiani, trattore slovacco, autista romeno con contratto slovacco. Sei mesi sul mezzo, quando è a casa non è pagato e cara grazia che porta a casa quei quattro soldi. Ma come lavora uno così?! Siamo sicuri che si riposa, che viaggia tranquillo?! Certo, tante aziende non arrivano a fine mese, ma se uno non può comprare quello che produce, e nel nostro caso trasporta, l’economia entra in un vortice infinito. Altro che ripresa. Quindi i codardi o incapaci, aprono all’estero credendo di risparmiare, chi rimane comincia a pagare anche per loro. Poi o si adatta, grazie anche a certe associazioni di categoria, o chiude. O altrimenti vive alla giornata, non pagando i dipendenti o non facendo manutenzione. E quindi, chi ci rimette siamo sempre noi. Ecco, questo sarebbe un altro bel punto di vista, che nessuno o quasi ha mai affrontato. Quello dell’autotrasportatore, dipendente o imprenditore o padroncino che tira avanti. Contro tutto, e contro tutti. Buon lavoro Marco.

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