Caro carburante anche per gli aerei: si risparmia diminuendo la velocità

Il caro petrolio ha costretto tutti alla ricerca per risparmiare carburante. E quando diciamo tutti, diciamo proprio tutti, anche gli aerei. L’ Enav – Ente nazionale di assistenza al volo –  ha avviato l’operazione “cieli puliti” dall’inizio dello scorso anno. Si incide sulla quota di crociera, la velocità e la pulizia del motore. In pratica ai piloti è stato chiesto di aumentare la quota di 4 mila piedi – circa 1.200 metri – ridurre la velocità di una cinquantina di chilometri l’ora e raddoppiare la frequenza della pulizia del motore.

Il risultato? Le emissioni sono calate del 50 per cento e fino al giugno del 2014 sono stati consumati nello spazio aereo italiano ben 15 milioni di litri di carburante in meno. Molti aerei hanno risparmiato nell’anno circa 10 milioni di euro di pieno carburante. Il tutto andando ad aumentare il tempo di percorrenza di pochi minuti – cinque in più ce ne vogliono per la tratta Roma-Milano – che però fanno consumare 260 litri di carburante in meno sui 2.600 circa necessari per il tragitto. Ma per risparmiare c’è pure chi ha pensato di alleggerire il peso dei sedili o tassare i viaggiatori con supplementi extra. È il caso di US Airways, che sta pensando a una tassa sul posto che si sceglie: il tanto desiderato finestrino, per esempio, costerà 5 dollari in più. Ryanair invece ha una sezione sul suo sito con tutti i costi aggiuntivi a quello del biglietto. C’è chi fa pagare lo spuntino in volo o il sedile extra large, per distendere le gambe. EasyJet, infine, sfrutta al massimo i propri velivoli che restano in volo per una media di 11 ore al giorno, con soste a terra molto brevi (massimo 25 minuti).

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