Costi minimi per il trasporto non aggiornati? Il ministro ha chiesto tempo

“Le tabelle sui costi minimi per la sicurezza del trasporto merci pubblicate sul sito web del ministero stesso negli ultimi giorni non sono state aggiornate, come invece regolarmente avvenuto in passato, in seguito a un’intesa raggiunta nell’incontro di circa dieci giorni fra i rappresentanti delle associazioni di categoria e  il ministero stesso che ha scelto, in attesa di un prossimo incontro, di poter prendere tempo per riflettere sulla questione, non procedendo nel frattempo agli aggiornamenti”. A chiarire il giallo della scomparsa degli aggiornamenti dei costi minimi per la sicurezza dal sito del ministero, denunciato da più addetti ai lavori, è il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, che intervenendo sul caso sottolinea come “non risulti che il ministro si sia pronunciato in senso contrario alle norme sui costi minimi” e come un fatto sia certo, e cioè che “la legge è in vigore e non è stata per ora annullata, il tutto, tra l’altro, in attesa del pronunciamento del Tar del Lazio nonché della stessa Corte Costituzionale”. “Al di là di quello che può essere il grado di comprensione che ogni soggetto possiede, e che molte volte interpreta le parole secondo le proprie aspettative”, ha affermato sempre il presidente di Fai Conftrasporto, “la situazione registra posizioni controverse da parte dei legali. Ve ne sono alcuni che sostengono la tesi che i costi annullati sono solo quelli derivanti dall’Osservatorio; altri che invece ritengono che l’intero impianto sia stato dichiarato non compatibile con gli orientamenti comunitari. Una cosa è certa, la legge è in vigore e non è stata per ora annullata. E certo è anche il fatto che il ministro possa rischiare una denuncia per omissioni di atti d’ufficio che ogni interessato potrebbe sempre scegliere di presentare per tutelare i propri interessi. Per questo le interpretazioni vanno prese con molta accortezza”. E proprio al ministro Lupi, Paolo Uggè si permette di offrire un consiglio: quello di “assumere in fretta, sentite le parti interessate, una decisione che dia garanzie da un lato del rispetto delle regole della sicurezza e recepisca le indicazioni sul rispetto delle regole della concorrenza. Ma lo faccia in fretta per non lasciare a lungo le imprese in una situazione di incertezza. Per inciso questa è sempre stata la posizione espressa dalla federazione che ha scelto di far prevalere il valore dell’unità e sostenere le richieste di Fita-Cna, Casaartigiani e della Confartigianato trasporti, ma evidenziando il rischio che certe normative avrebbero portato a possibili contestazioni europee. Cosa che puntualmente è avvenuta”.

9 risposte a “Costi minimi per il trasporto non aggiornati? Il ministro ha chiesto tempo

  1. Tempo? Quello stesso tempo che si è preso da novembre dello scorso anno? E’ passato un mese dal 4 settembre! Lo capite che è affaccendato in tutt’ altre faccende?

  2. Ministro Lupi la consideravo una persona capace ed in grado di svolgere bene il compito di ministro dei trasporti. Mi sono sbagliato! si sta dimostrando un politico di altri tempi tutte chiacchiere e pochi fatti. ovviamente per quanto riguarda l’autotrasporto.

  3. Ma il ministro non è un forte sostenitore dei valori dell’uomo? Ha approfondito qual è l’obiettivo dei costi della sicurezza? È a conoscenza della riduzione dei morti sulle strade che queste norme hanno prodotto? Come può affrontare questa questione senza soffermarsi a riflettere su questi aspetti?

  4. Ministro Lupi ma se il governo del quale fa parte vuole introdurre il salario minimo garantito, anche per i co co pro. Mi spiega qual è la differenza con i costi minimi della sicurezza? Per i lavoratori e collaboratori va bene la “dose minima giornaliera garantita” e per chi va sulle strade e non rispetta le regole deve, per coprire i costi per forza di cose violare le regole, mettendo così a repentaglio la sicurezza dei cittadini, non deve essere così? Cambi le cose che non vanno ma la sicurezza dei cittadini (perché come spesso dice il presidente della Fai i costi minimi sono per i cittadini e non solo agli autotrasportatori) deve essere garantita da un governo serio.

  5. Il signor Maurizio Lupi a parole è un forte sostenitore dei valori dell’uomo, nei fatti sta dimostrando che non gliene frega niente se sulla strade circolano camion che sono vere e proprie bombe a orologeria (se non sbaglio la definizione è del signor Uggè in un articolo che avete pubblicato qualche mese fa….) che possono accoppare gli stessi camionisti ma, soprattutto, quei poveri disgraziati che viaggiano su scatolette di latta grtandi 20 volte meno di un Tir….

  6. Se un rappresentante della categoria non si fosse degnato di spiegarci cosa sta succedendo (sollecitato dalla notizia che avete pubblicato) nessuno si sarebbe sognato di dirci niente. Al ministro dei Trasporti di spiegare che non avrebbe aggiornato più i dati non glie è neanche passato per l’anticamera del cervello, occupatissima da altri pensieri e da altri interessi. Ma chi glie l’ha fatto fare di occuparsi di trasporti se non gliene fotte una mazza (ormai è chiarissimo a tutti). Era l’unico ministero che gli potevano offrire e allora, invece di fare qualcos’altro, ha voluto comunque accomodarsi sul carrozzone? Signor Lupi, è una delle più grandi delusioni che mi siano capitate 8e ne ho viste a migliaia dalla politica di casa nostra….)

  7. Se ogni autotrasportatore si prendesse la briga di spiegare a familiari, parenti, amici, colleghi, che razza di ministro e che razza di Governo abbiamo, e li invitasse a rilanciare il passaparola INVITANDO TUTTI A NON VOTARE QUESTI INCAPACI, sarebbe un’ottima cosa. Basta volerlo e di questi signori possiamo sbarazzarci una volta per tutte.., Spargete la voce…

  8. Informare è l’unica strada. Faccio un esempio: mi ritrovo con mio cognato, autotrasportatore purtroppo (c’è sempre una pecora…rossa anche nelle migliori famiglie….) di cultura di sinistra e, dunque, convinto che il signor Renzi sia l’unica speranza per il Paese. Mi dice che questo Governo è l’unico che ci può tirar fuori dai guai, noi autotrasportatori come tutte le altre categorie di lavoratori. E che il ministro Lupi è una gran brava persona. Siccome facciamo, io e mio cognato, lo stesso lavoro, gli chiedo di spiegarmi come mai il Governo Renzi ci abbia sfilato dal portafogli quasi 60 milioni di euro che ci aveva garantito, e come mai si sia rimangiato gli impegni messi nero su bianco con le rappresentanze di categoria, e come mai ci tagli i rimborsi sulle accise, e come mai si prepari ad aumentare le accise sulla benzina, che tanto già costa un cappero…. Morale: non ne sapeva niente. Parlava per slogan, senza sapere un acca. Ebbene: nonostante sia di sinistra (e quindi, per definizione, col paraocchi) si è informato (chiedendo a qualche compagno, perché il cognato un po’ troppo berlusconiano – a dire la verità ex, anche Forza Italia ormai non ha più nessuna credibilità) – non poteva certo essere attendibile….) e una volta avuta conferma che mister Renzi & Co l’avevano fatto cornuto e mazziato, ha avuto almeno il buon gusto di fare autocritica. E da due settimane sta spiegando a chi incontra che Renzi & Lupi sono come Roger Moore e Tony Curtis di tanti anni fa. Attenti a quei due….

  9. “Se non andiamo a modificare le convenzioni, le tariffe autostradali diventeranno insopportabili per i cittadini. E per non aumentare le tariffe si devono rinnovare le concessioni oppure accorparle”. queste le parole del Ministro Lupi riguardo le autostrade. con buona pace della concorrenza che la corte di giustizia europea pretende per il nostro settore. cosa dire poi dell’accordo firmato dal ministro con le FS per lo studio dei progetti di collegamento tra aeroporti, 3 miliardi di costi stimati, condizione dettata dagli sceicchi per l’acquisto di Alitalia? l’autotrasporto è l’ultimo dei suoi pensieri. cambiamo interlocutore: le misure principali sono di carattere economico perciò discutiamone con il ministro dell’economia. lasciamo sbizzarrire Lupi con il calendario dei divieti. per quello non gli serve troppo tempo.

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