Distributori di carburante nel mirino della Finanza: irregolarità per 230 benzinai

Maxi operazione della Guardia di Finanza che ha messo nel mirino i distributori di carburante. I risultati sono da brividi, visto che le Fiamme Gialle hanno controllato 800 impianti in tutto il territorio nazionale, scovando ben 230 irregolarità (il 28 per cento di quelli sottoposti a verifica), che hanno portato alla denuncia di 33 persone, al sequestro di 93 colonnine, 449 pistole erogatrici e oltre 780 mila litri di prodotti petroliferi. Circa un centinaio le irregolarità alla disciplina dei prezzi. La speranza è che i risultati non rappresentino la fotografia esatta del panorama italiano. 

Anche perché, come spiega la Guardia di Finanza in un comunicato, “gli impianti da controllare sono stati selezionati sulla base di una mirata “analisi di rischio” che tiene conto anche delle informazioni raccolte dai finanzieri nel corso delle attività di controllo economico del territorio e delle segnalazioni circostanziate pervenute al numero di pubblica utilità 117″. I finanzieri hanno controllato in particolare la corrispondenza del carburante erogato con quello contabilizzato e pagato, oltre alla qualità dei prodotti per individuare eventuali miscelazioni abusive con sostanze dannose per gli autoveicoli. Controllato anche il rispetto della disciplina dei prezzi esposti. La Guardia di Finanza spiega che “numerosi casi sono stati rilevati in Campania” e le frodi scoperte “hanno riguardato la sostituzione delle schede elettroniche contenute nei display che indicano i litri erogati con schede modificate, l’alterazione delle colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei cc.dd. “piombi”, i sigilli apposti agli impianti per impedirne la manomissione. Nella zona di Latina, invece, sono state individuate alcune colonnine di erogazione sprovviste di suggelli metrici ufficiali ed è stata rilevata una pratica ingannevole di pubblicità dei prezzi di vendita”. Clicca qui per vedere il video dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza.

3 risposte a “Distributori di carburante nel mirino della Finanza: irregolarità per 230 benzinai

  1. Non credo siano solo i gestori di pompe benzina a frodare il fisco ma come al solito il problema sta quando si parte dal raffinamento e arrivando al prezzo del consumo! ove abbiamo quasi l’80% di rincari e guadagni fantasma riguardanti i petrolieri e lo stato in sé…… con accise assurde e talmente pesanti da ottenere appunto i rincari che vediamo sempre più al rialzo!!!!!Finchè la pulizia non ci sarà sotto questo aspetto resteremo il paese più caro al mondo come mai nella storia!!!!!.

  2. Un grazie immenso alla Guardia di Finanza! Però mi chiedo perchè questi controlli non vengono effettuati spesso ?? Comunque, quando è lo Stato che approfitta di tassare in modo ignobile questo prodotto purtroppo indispensabile, è chiaro che questi farabutti si creino l’alibi per agire così ! Non mi meraviglio che la Campania sia sempre tra gli imbroglioni !!

  3. Grazie alla GdF che ogni tanto fa i controlli. Io per sostanze dannose mischiate e acqua dentro il gasolio, mi sono giocato la pompa e gli iniettori causandomi un danno di 3.000 € in una Audi.
    In questi casi con chi ce la prendiamo? Le pompe di benzina? Dovremmo chiamare il 117 e farlo andare subito a fare i controlli. Ma se a me è successo 2-3 giorni dopo aver fatto carburante visto che non ci ho camminato dopo aver fatto carburante, chi avrebbe mai ammesso che la sua benzina è contraffatta?
    Sono stato in Tenerife la settimana scorsa e non credevo ai miei occhi che quando sono andato a fare carburante il prezzo era a 0,98 € al litro. Esattamente un € in meno del nostro stracarissimo paese, come è possibile? Per non parlare degli altri prodotti come farmaci e alimenti.
    Mi fa rabbia stare in una nazione dove tutto è allo sbando!

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