Ilva, l’appello degli autotrasportatori a Gnudi e Lupi: “Quando verremo pagati?”

Quando saranno pagati gli autotrasportatori che hanno lavorato e che, nonostante non siano stati pagati da mesi,  continuano a lavorare per l’Ilva? È questa la domanda che apre la lettera inviata al commissario straordinario del gruppo Ilva Spa, Piero Gnudi,  e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, da Gianluigi Satini, presidente vicario della Fai, federazione autotrasportatori italiani. Una lettera , inoltrata anche ai prefetti di Taranto, Alessandria, Genova,  Milano, Cuneo e Venezia, nella quale Gianluigi Satini, dopo aver sottolineato come moltissime imprese del settore abbiano continuato a fare “la propria parte” nonostante  da mesi non vedessero un euro, ha invitato l’azienda e il Governo a fare la loro. Ecco il testo della lettera. Continua a leggere

Trasporto intermodale, l’Emilia Romagna accelera stanziando 2,4 milioni di euro

La Regione Emilia Romagna ha deciso di incentivare il trasporto intermodale con origine o destinazione in ambito regionale mettendo a disposizione un contributo di 2,4 milioni di euro in tre anni per trasporti ferroviari o fluvio-marittimi di nuova iniziativa che trasferiscano le merci dalla modalità stradale, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento prodotto dagli automezzi pesanti, la congestione e lo sfruttamento delle infrastrutture viarie, diminuendo così anche il rischio d’incidenti. “Una decisione ancor più apprezzabile se letta alla luce delle ristrettezze economiche, a testimonianza di una sensibilità verso uno sviluppo logistico orientato alla sostenibilità in una regione che è forte crocevia di molti flussi merceologici, anche di solo passaggio”, ha commentato il presidente della Fai dell’Emilia Romagna Leonardo Lanzi. Continua a leggere

Impediamo a chi beve e si droga di guidare. Solo così salveremo delle vite

Eccesso di velocità, guida in condizioni alterate, distrazione. Tutti  fattori comportamentali che, tutti gli anni, puntualmente fanno registrare incidenti le cui cause sono sempre legate al “fattore umano”. Per mettere un freno a tutto questo il Parlamento sembra deciso a istituire il nuovo reato di omicidio stradale, notizia che farà stappare fiumi di champagne negli studi legali che potranno così contare su nuove cause lunghissime. Così come lungo  e irto si ostacoli si preannuncia il percorso del nuovo provvedimento, considerato che non sarà semplice attribuire tale fattispecie. Il reato di omicidio stradale, sarà previsto solo per chi dovesse risultare “gravemente alterato” da droga o alcol? Oppure l’accusa scatterà anche nel caso in cui l’auto che dovesse investire e uccidere una persona dovesse risultare avere le gomme lisce, oppure non avesse fatto la revisione? O se il conducente stava parlando al telefonino? O  se aveva superato i limiti di velocità o sorpassato la linea continua? Continua a leggere