Auto usate, attenti ai “bidoni”. Ecco i 10 consigli per non farsi raggirare

UnascaLa crisi  economica ha rallentato la vendita di auto nuove facendo accelerare quella dell’usato, mercato nel quale è possibile trovare ottimi affari, ma anche clamorosi “bidoni”. Un rischio che aumenta in proporzione alla crescita del numero di auto usate vendute e che si nasconde dietro diverse “facce”: dall’acquisto di un’auto che non corrisponde a quanto raccontatoci da un rivenditore senza scrupoli (che con l’aiuto di un meccanico o di un carrozziere altrettanto farabutti  ha taroccato il contachilometri cancellando decine di migliaia di chilometri percorsi, o ha sistemato in qualche modo gravi guasti al motore o  danni subiti in un incidente) al rischio di cadere nelle mani di  vere e proprie organizzazioni criminali coinvolte in  traffici di auto rubate, con intestazioni fittizie di veicoli…. Come difendersi da tutto questo? Per provare a dare una risposta,  ai privati ma anche agli operatori delle agenzie di pratiche automobilistiche e alle forze dell’ordine, chiamate a vigilare su una serie di comportamenti illegali, i responsabili dell’Unasca, l’Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica, hanno organizzato a Bergamo, al Palazzo dei contratti e delle manifestazioni in  via Petrarca 10, un convegno, intitolato Legalità e tutela dell’automobilista, durante il quale hanno presentato un vademecum per aiutare  chiunque debba comprare o vendere un veicolo a difendersi da chi è pronto a tutto pur di guadagnare sulla compravendita di un veicolo. Ecco le 10 indicazioni principali “per evitare rischi civili, fiscali e penali, fornite nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato, tra gli altri,  Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Studi Alessio Totaro – Studio legale LS LexJus Sinacta, Miriam Nardelli, funzionario del ministero dei Trasporti,  Gianluigi Dettori, pubblico ministero, Giuseppe Cristinelli e Doriano Bendotti, presidente e segretario della Fai Conftrasporto di Bergamo.  1 -Vendere il proprio veicolo significa, sotto il profilo normativo, sottoscrivere una “dichiarazione di vendita” con autenticazione della propria firma.  2 – La “dichiarazione di vendita” è contenuta nel retro del “Certificato di proprietà (CdP)” e, al momento della sottoscrizione deve contenere in particolare una marca da bollo da 16,00 Euro e i dati del compratore, per cui non sottoscrivere mai in bianco e/o senza la marca da bollo (altrimenti se poi la marca non viene apposta si verrà sanzionati dall’Agenzia delle Entrate). 3 – La sottoscrizione su un documento diverso dal Certificato di Proprietà si giustifica solo se il CdP è stato smarrito/rubato o è deteriorato, ovvero se si possieda ancora il vecchio “foglio complementare” o si tratti di una acccttazione di eredità (la quale postulerebbe una autenticazione Notarile), ma anche in questo caso il documento deve essere esaurientemente compilato, contenendo appunto la dichiarazione di aver venduto, i dati dell’acquirente, i dati del veicolo e il prezzo di cessione, per cui, anche in queste circostanze, non sottoscrivere mai in bianco. 4 – Sottoscrivere la dichiarazione di vendita a favore di chi in concreto acquisisce (e paga o sconta) il veicolo e non a favore di terzi indicati da quest’ultimo. 5 – Non consegnare la carta di circolazione del veicolo venduto senza aver sottoscritto la dichiarazione di vendita.6 – Garantirsi, di apporre la sottoscrizione della vendita davanti a uno dei soggetti abilitati dalla legge ad autenticarla ed esclusivamente negli uffici di cui tali soggetti sono titolari o dipendenti. 7 – Pretendere una fotocopia della vendita sottoscritta completa della autentica della propria firma. 8 – L’autentica conferisce “data certa” alla cessione, ai fini dello scarico di ogni responsabilità (civile, penale, amministrativa, tributaria, assicurativa) concernente la proprietà, la detenzione e l’uso del veicolo, soprattutto per l’applicazione dell’articolo 386 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, che prevede potersi dimostrare l’estraneità a una violazione di circolazione documentandola con appunto una copia dell’avvenuta vendita autenticata in data anteriore alla violazione medesima, conseguentemente: in linea di principio per la vendita non sottoscrivere più di una volta e/o documenti diversi dal CdP,salvo quanto previsto al punto 3 diffidare, una volta già sottoscritto nei modi indicati, dell’eventuale richiesta di ulteriori sottoscrizioni, qualunque sia il motivo, ancorché la giustificazione sia lo smarrimento del documento da Voi firmato, pretendendo comunque spiegazioni scritte e, ove davvero occorresse un nuovo intervento di firma, controllare che non siano stati cambiati i dati del compratore. 9 – Sottoscrivere in condizioni diverse da quelle finora descritte (come, ad esempio, nell’autosalone anziché presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista pubblico/privato o presso un Ufficio Comunale) non è una agevolazione, benché la proponessero come tale, ma una violazione di legge, e rende la vendita, oltreché non regolare, non valida ai fini dello scarico delle responsabilità, nonché della menzionata efficacia ai sensi dell’articolo 386 del Regolamento di esecuzione del Codice Stradale, esponendo inoltre al rischio di un coinvolgimento penale concernente il reato di falso nella formazione/definizione della dichiarazione di vendita. 10 – Trascorsi due mesi dalla sottoscrizione della dichiarazione di vendita (che va trascritta al Pra- Pubblico registro automobilistico, ai sensi dell’alt. 94 del Codice della strada, entro 60 giorni dall’autentica) verificare presso il Pra o tramite uno studio di consulenza automobilistica l’avvenuta regolare annotazione del passaggio di proprietà.

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