Ladri di biciclette, a Torino una task force per fermarli: le segnalazioni anche online

La bicicletta oltre ad essere il mezzo ideale per gli spostamenti brevi aiuta la città a ridurre i problemi di traffico e di inquinamento, in quanto non inquina, non fa rumore, non consuma petrolio e non produce gas nocivi. Così a Torino l’amministrazione comunale ha deciso di proteggere i ciclisti, ma non contro automobilisti indisciplinati, ma contro i ladri. Un ciclista torinese su quattro è stato infatti vittima di un furto. All’aumento dei furti, però, non consegue un aumento delle relative denunce agli organi competenti. 

Tuttavia, le segnalazioni e le informazioni disponibili attestano un fenomeno critico che non deve essere sottovalutato in quanto il furto si traduce in sentimenti negativi e, quindi, incide in maniera considerevole sulla percezione della qualità urbana e sulla percezione della sicurezza nel territorio. Il progetto LB “Ladri di biciclette” ha previsto la costituzione di una task-force apposita curata dal Nucleo di Prossimità della polizia locale che per prima cosa ha creato una rete con il territorio e, in particolare, con tutte le associazioni degli amanti delle due ruote per un reciproco scambio di informazioni.
“L’obiettivo generale”, spiegavano dal Comune all’esordio del servizio, “è il contrasto del fenomeno del furto di biciclette nella Città di Torino tramite azioni di presidio e osservazione del territorio, che oltre alle attività investigative sviluppi, attraverso un’analisi dei dati, una mappatura del fenomeno gettando le basi per una strategia che mira a controllare, in particolare, le zone dove di solito finiscono le biciclette rubate”. Utilizzando anche i social network, il Comune ha ricevuto in un anno oltre 700 segnalazioni e denunce di furti di biciclette, arrestato 15 persone e sequestrato circa 150 bici. Di queste, oltre 100 sono tornate ai legittimi proprietari.

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