Brebemi, il Codacons protesta: senza Tutor gli automobilisti correrebbero troppo

Così va l’Italia. Da sempre. Neanche il tempo di annunciare l’apertura della nuova autostrada Brebemi (il prossimo 22 luglio, clicca qui per leggere l’articolo di stradafacendo.tgcom24.it) che scatta una protesta. Il Codacons, l’associazione dei consumatori, si schiera infatti contro la nuova autostrada che collegherà i tre centri dello sviluppo lombardi. Secondo il Codacons, la Brebemi è priva del Tutor, il sistema automatico di rilevazione della velocità. “Abbiamo presentato”, spiegano dal Codacons, “un esposto al ministero dei Trasporti e all’Anas, diffidando tali organi dall’autorizzare l’apertura dell’autostrada se questa non sarà provvista del Tutor”. 

“Ciò in relazione alla necessità di garantire la massima sicurezza stradale sull’arteria, considerato che i dati ufficiali hanno dimostrato come il Tutor abbia abbattuto il numero di incidenti, morti e feriti sulle tratte interessate dal sistema. L’ apertura dell’A35 priva di Tutor”, spiega sempre il Codacons, ” potrebbe indurre gli automobilisti ad utilizzare questa autostrada a discapito di altre arterie che corrono parallele alla Brebemi e che dispongono di strumenti di rilevazione automatica della velocità, così da non incorrere nel rischio di ricevere multe. Una siffatta situazione potrebbe determinare la fattispecie di concorrenza sleale. Pertanto il Codacons ha presentato un esposto anche all’Antitrust, affinché faccia chiarezza su tale aspetto”.

3 risposte a “Brebemi, il Codacons protesta: senza Tutor gli automobilisti correrebbero troppo

  1. Sono d’accordo sul fatto che il Tutor obblighi a rispettare i limiti e di conseguenza garantisca maggiore sicurezza, ciò nonostante ritengo prioritario poter aprire la tratta il prima possibile ed eventualmente poterla adeguare in un secondo momento.

  2. Onestamente, credo che il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) abbia altro a cui pensare (tipo verificare perché il prezzo del gasolio sale durante il periodo di ferie, i prezzi delle assicurazioni, i problemi legati ai contratti telefonici e servizi non richiesti, l’illeggibilità dei contratti bancari, il mercato dell’ortofrutta italiano, il diritto all’informazione alimentare, il diritto all’origine dei prodotti tipo olio, mozzarella, carne).
    Non capisco come mai e con che diritto “diffidi” un ministero dall’apertura di una strada, o spinga per aggiungere “blocchi alla circolazione dei veicoli pesanti”.
    Alessandro ha ragione, apritela il prima possibile, il tutor arriverà (e io, onestamente, spero di no!). Lasciarla finita e chiusa sarebbe davvero davvero ridicolo.

  3. Ma non si possono invitarli ad andare af….fare un viaggio intorno al mondo questi signori? E poi forse che anche noi non siamo consumatori con i nostri diritti? Io non ho delegato nessuno a rappresentarmi ed essendo un consumatore chiedo a nome di chi parlano questi signori. Poi direi al presidente Renzi che è contro le rappresentanze categoriali se non sia il caso di verificare con quale procedure vengono costituite queste associazioni dei consumatori, se ricevono contributi pubblici e come campano.

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