Carburanti, i consumi sono ancora in calo. Csp: “Nessuna ripresa dell’economia”

Gli italiani tagliano ancora sui consumi di carburanti. Come rileva il Centro Studi Promotor, i consumi di benzina e gasolio per autotrazione hanno fatto registrare nel primo quadrimestre dell’anno una contrazione dell’1,8 per cento. “Data l’importanza dei consumi di carburanti come indicatore congiunturale questo calo conferma che non è al momento in atto alcuna ripresa dell’economia, come, peraltro, emerge con assoluta evidenza dall’indice della produzione industriale e dagli ultimi dati sul prodotto interno lordo”, spiega il Centro Studi Promotor in una nota. 

La spesa nel periodo in considerazione si è ridotta di 934 milioni e il gettito per l’erario di 167 milioni. A fronte di un calo dei consumi dell’1,8 per cento, rileva lo studio Csp, la spesa degli italiani alla pompa per l’acquisto di benzina e gasolio auto nel primo quadrimestre è ammontata a 19,518 miliardi, -4,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. La contrazione della spesa è la risultante di un calo piuttosto forte per la componente industriale che scende da 9,125 miliardi del primo quadrimestre del 2013 a 8,358 miliardi del 2014 (-8,4 per cento) e da un calo decisamente più contenuto della componente fiscale che scende da 11,327 miliardi a 11,160 miliardi (-1,5 per cento). In valori assoluti il calo della spesa per gli acquisiti di benzina e gasolio per autotrazione è stato nel primo quadrimestre di 934 milioni costituiti per 767 milioni da un calo della componente industriale e per 167 milioni da un calo della componente fiscale e quindi del gettito per l’Erario. Csp rileva anche che, complessivamente, dal dicembre 2012 ad aprile 2014 il calo del gettito per l’Erario è stato di 1,2 miliardi di euro. “È legittimo chiedersi”,  sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “se in presenza di questa situazione il Governo non debba valutare la possibilità di ridurre la tassazione dei carburanti, che è ai massimi livelli nella Ue, non solo per stimolare l’economia e restituire potere di acquisto ai consumatori, ma anche per recuperare gettito attraverso l’incremento dei consumi”.

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