Come vivono i camionisti? Il viaggio di Iwona Blecharczyk raccontato in un blog

Iwona_Blecharczyk_Trucking_GirlUn viaggio a bordo di un Tir attraverso l’Europa per conoscere da vicino come vivono quotidianamente i camionisti. E raccontarlo a tutti, attraverso un blog aggiornato in tempo reale con video, foto e testi. È questo il progetto di sicurauto.it, che vuole spiegare tutte le difficoltà legate alla guida di un mezzo pesante, conoscere meglio i protagonisti di questo mondo e approfondire le tematiche legate alla sicurezza stradale dell’autotrasporto. Il viaggio è in programma dal 28 aprile al 1° maggio e avrà come grande protagonista Iwona Blecharczyk, la camionista d’origine polacca che viaggerà con il suo Tir in compagnia del direttore di sicurauto.it, Claudio Cangialosi.

Il direttore del portale d’informazione automobilistica, come si legge su sicurauto.it, “si trasformerà in un un “vero e proprio camionista” in un percorso che dal Belgio, lo porterà a sino alla Spagna. Un viaggio di migliaia di chilometri tra autostrade, viadotti e tunnel che lo porteranno a mangiare e dormire con gli autotrasportatori di tutta Europa, nonché a vivere sulla propria pelle la regola de “il tempo è denaro”.
Iwona_Blecharczyk_Trucking_Girl2Al fianco del cronista ci sarà una delle più famose e discusse rappresentanti della categoria, la giovane Iwona Blecharczyk, autista professionista di origini polacche che lavora per la H.Essers – società belga che ha acconsentito ad ospitare il giornalista in cabina e ha prodotto la documentazione necessaria per essere in regola durante il tragitto – scelta perché è la dimostrazione vivente che il mestiere di camionista, con passione ed esperienza, può essere intrapreso da tutti. Anche grazie alla sua estrema passione Iwona è riuscita ad attrarre attorno a sé, in poco tempo, ben 80.000 fan su Facebook.
Obiettivo del progetto”, si legge sempre su sicurauto.it, “oltre a quello di affrontare tutte le problematiche vissute dagli autisti di mezzi pesanti (dalle ore di guida, alla sicurezza stradale sino al problema dei “padroncini” e gli autisti low cost) è quello di creare un luogo virtuale in cui far dialogare due categorie che oggi non si parlano e anzi spesso si odiano: gli automobilisti e i camionisti”.
Per coinvolgere ulteriormente la rete e i social network, sicurauto.it ha creato per l’occasione gli hashtag #Vitadacamionista, #SicurIwona, #TruckesLife (per gli aggiornamenti in inglese) con i quali gli utenti di twitter e facebook potranno interagire tra loro e con chi è a bordo. Mentre dal blog vitadacamionista.sicurauto.it sarà anche possibile fare domande in diretta a Iwona, alle quali risponderà direttamente live #OnTheRoad. Immagini e video completeranno in diretta un’avventura, la prima in Italia vissuta per così lungo tempo e con un live blog, che si prospetta stancante ma emozionante al tempo stesso.

Credits: vitadacamionista.sicurauto.it

3 risposte a “Come vivono i camionisti? Il viaggio di Iwona Blecharczyk raccontato in un blog

  1. Perché questo viaggio verrà effettuato sul camion di una società belga e non su quello di una società italiana? Forse che nessuna azienda italiana si sente senza peccato? Ogni azienda, vista da un punto di vista esterno, è un mondo dorato e perfetto. Poi, una volta entrati, escono le magagne.

  2. Bisogna capire che le aziende italiane di trasporti piccole e medie sono ormai morte perché negli ultimi anni sono stati perseguitati peggio dei delinquenti, tartassandoli con ogni genere di balzelli di ogni genere, i costi dei trasporti sono imposti dallo stato, mentre le tariffe sono imposte dai committenti. Purtroppo chi vuole sopravvivere deve andar via dall’Italia oppure chiudere. Non ci sono alternative.

  3. Molto difficile che a una delle poche aziende italiane serie che si occupano di trasporto danno il permesso perché verrebbero fuori molti problemi, primo fra tutti i contratti che usano fare adesso – CONTRATTO DI LAVORO ROMENO- poi potrei andare avanti ma chi é del settore, mi riferisco ai colleghi autisti, lo sanno bene come é la storia. È solo VERGOGNOSO non poter piu lavorare dignitosamente . ciao

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