Sicurezza in moto, i comportamenti delle auto che fanno paura ai centauri

Sono le auto il primo pericolo per la sicurezza di chi viaggia in moto. Lo dicono gli stessi centauri che puntano il dito contro i comportamenti di chi guida le quattro ruote. Secondo un sondaggio realizzato dal Centro studi e documentazione Direct Line, il 43 per cento dei motociclisti afferma che spesso e volentieri le auto rappresentano una vera e propria minaccia per le due ruote. 

Per il 36 per cento del campione il rischio è dovuto alla distrazione degli automobilisti, mentre il 16 per cento ritiene che i pericoli aumentino nelle strade fuori città. A scagionare del tutto le automobili dall’accusa di essere fonte di insidie è solo un fiducioso 5 per cento.
Nella classifica delle distrazioni che minano la sicurezza dei motociclisti italiani troviamo le svolte improvvise e non segnalate dalle auto (65 per cento), seguite dai punti ciechi delle vetture che non permettono una visuale completa della strada (43 per cento). Per i motociclisti sono pericolosi anche altri comportamenti degli automobilisti, come stringere la corsia, andare a una velocità troppo sostenuta e non permettere il sorpasso in sicurezza.
In realtà, spiega Direct Line, non si tratta solo di disattenzioni, ma “della tendenza di chi è alla guida di un’auto di concentrarsi solo sulle altre auto. Uno studio Direct Line dimostra, grazie alla tecnologia Eye Tracking, che in auto si modifica la percezione dello spazio circostante, degli oggetti e persone che circolano sulla strada. Non si tratta quindi di semplice disattenzione, ma di un’attitudine psico-fisica. In pratica, dal momento in cui ci si siede al posto di guida di un’automobile si assume più o meno inconsapevolmente una prospettiva sbilanciata, molto focalizzata sulle altre automobili, che diventano l’unità di misura dello spazio circostante a discapito degli altri attori della scena. E moto e motorini, così come le bicicletta diventano invisibili e a rischio di incidente”.
Direct Line ha chiesto anche cosa possono fare gli italiani alla guida di una moto o di un motorino per salvaguardare la propria sicurezza. Secondo gli intervistati, la precauzione fondamentale è l’utilizzo in ogni circostanza del casco e dell’abbigliamento di sicurezza (62 per cento), seguita dall’evitare di andare a zig zag nel traffico (53 per cento) ed evitare i sorpassi azzardati (47 per cento). Da non sottovalutare la pericolosità degli agenti atmosferici: per il 27 per cento dei motociclisti italiani è infatti molto importante mantenere alta l’attenzione in circostanze che limitano la visibilità e l’aderenza alla strada, ma anche il rispetto delle distanze di sicurezza (24 per cento). Mantenere una velocità moderata ed evitare accelerazioni brusche chiudono il quadro rispettivamente con il 21 e l’8 per cento.

2 risposte a “Sicurezza in moto, i comportamenti delle auto che fanno paura ai centauri

  1. Sono un motociclista “a tempo pieno”; uso la moto 365 giorni l’anno e solo un diluvio universale può obbligarmi a usare l’auto. Vorrei aggiungere che l’elemento di distrazione principale degli automobilisti che causa incidenti ai motociclisti è l’uso del cellulare in auto che magari fosse utilizzato solo per telefonare, ma spesso per tritare, per mandare sms, per aggiornare il profilo Facebook! Voi automobilisti non immaginate nemmeno lontanamente quante volte mette a rischio la vita di noi motociclisti! Devo anche però aggiungere che ci sono sulle strade troppi motociclisti con scarsa esperienza e che pensano che tutto sia possibile in sella a una moto; non si conduce una moto come guidando una piccola auto a cui tutto è permesso, l’attenzione di un motociclista verso il traffico deve essere tre volte maggiore rispetto a quando si guida un’auto e soprattutto bisogna prevedere la situazione peggiore che può accadere e premunirsi perché ciò non accada!

  2. Su Focus bel servizio sulle tecnologie e informazioni per la sicurezza stradale. Sapevate che soltanto il 54% dei passeggeri europei allaccia le cinture sui sedili posteriori?

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