Sicurezza stradale, scuola e social network per ridurre il numero di morti e feriti

“La sicurezza stradale è una materia di cui i ragazzi parlano poco e, quando ne parlano, ciò accade per lo più a scuola o quando accadono gravi incidenti che coinvolgono i giovani stessi”. Lo ha detto alla “Libertà” l’assessore della Provincia di Piacenza, Massimiliano Dosi, commentando un progetto di sicurezza stradale basato su formazione a scuola, informazione notturna, questionari e una nuova rete di social network chiamata “Safety’s network”. Il progetto ha coinvolto in cinque giorni circa mille studenti della provincia di Piacenza.  

Lo scopo è quello di ridurre nel lungo periodo il numero dei morti e dei feriti sulle strade in linea con gli obiettivi Europa 2020 e con la Vision Zero del Libro Bianco Ue dei Trasporti 2050, aumentando la sicurezza stradale dei giovani e promuovendo l’acquisizione di stili di vita sana e responsabili. “Si deve creare un sistema di rete che permetta di parlare di sicurezza stradale formando e informando i giovani, attraverso i social network, la scuola e i locali notturni”, ha detto l’assessore della Provincia di Piacenza alla “Libertà”. Testimonial d’eccezione dell’iniziativa, promossa dalla Provincia di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano con la collaborazione del liceo Respighi e di Avisl (Associazione vittime di incidenti stradali sul lavoro e della malasanità), la squadra di pallavolo maschile Copra Elior, il team Rebecchi Nordmeccanica, il Bakery Basket, lo schermidore Alessandro Bossalini, il motonauta Alex Carella, il Comitato italiano paralimpico e il cantautore Daniele Ronda.

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