La scatola nera? “Non scongiurerà le truffe, è una trovata delle assicurazioni”

La scatola nera? È l’ennesima trovata delle assicurazioni. Lo sostiene Luigi Cipriano, presidente dell’Aneis, l’associazione nazionale esperti infortunistica stradale, che critica pesantemente il dispositivo. Cipriano mette in luce un problema di “privacy” visto che le compagnie assicurative potrebbero controllare il comportamento degli automobilisti, i percorsi, le ore, le velocità. assicurazioni. “La scatola nera non servirà a scongiurare le truffe”, ha detto a Corsanews.it, “visto che un semplice dosso rallentatore viene segnalato come un crash per cui basterà passare in velocità e in forte frenata sopra un dosso per simulare una bel tamponamento, altro che scongiurare le truffe”.

“Per la imprecisione dello strumento, poi, i dati raccolti non avranno alcuna utilità per la ricostruzione del sinistro. La posizione del veicolo viene rilevata con approssimazioni che vanno, secondo la bontà del segnale che arriva al satellite, da qualche metro a venti e più metri, e questo, se si pensa a un incrocio, è addirittura fondamentale e non consente alcuna sicura valutazione. Un effetto sicuro la scatola nera sicuramente lo avrebbe ed è quello di sentirsi contestare eccessi di velocità in caso di sinistro, con il conseguente risparmio, ma solo per le compagnie, sull’importo del risarcimento”. L’Aneis diffida anche degli sconti che potrebbero derivare dall’utilizzo della scatola nera. “Insomma”, dice ancora Cipriano, “l’ennesimo sistema inventato dalle assicurazioni per guadagnare in generale e risparmiare sui sinistri a danno degli automobilisti”.

9 risposte a “La scatola nera? “Non scongiurerà le truffe, è una trovata delle assicurazioni”

  1. Cari amici di Stradafacendo, letta l’opinione molto secca sulla importanza della scatola nera espressa dal presidente di Aneis, voglio esprimervi la mia diversa opinione. Di scatola nera si parla nel nuovo Codice della strada, legge 120/2010, entrato in vigore a fine luglio 2010 e che a oggi ha consentito di ridurre incidenti, feriti e quasi 1.000 morti.Rispetto al 2003 quando entrò in vigore la grande legge della patente a punti, che però nei primi mesi del 2010 aveva rallentato di molto i suoi effetti positivi oggi, grazie alla 120/2010, che contiene norme sanzioni molto pesanti per il cabotaggio, oggi abbiamo ridotto incidentalità e mortalità al 50% rispetto al 2002. La scatola nera secondo il dibattito parlamentare e il Governo che ho avuto l’onore di rappresentare, può indurre in chi guida una guida molto più attenta, la quasi impossibilità di immaginare di frodare nella denuncia del sinistro, cosi come può rappresentare un importante strumento di sicurezza (chi ha un incidente e non riesce a chiamare i soccorsi viene soccorso automaticamente attraverso la centrale operativa che segue la mobilità dei mezzi collegati) e può consentire attraverso il collegamento a Uirnet una maggiore efficienza logistica a partire dalla registrazione necessaria per rivendicare il pagamento dei tempi eccessivi di attesa al carico e allo scarico (legge 127/2010). I rappresentanti della Fai hanno visto il mio atteggiamento mai subalterno al tavolo con le assicurazioni. A me sembra che la scatola nera oltre ad essere utile al mondo dei trasporti per la sua efficienza e competitività di fatto sia l’unico modo per ottenere dalle assicurazioni uno sconto importante per chi la installa a bordo. Ringrazio della attenzione,

  2. L’esempio del dosso e della relativa truffa nasconde una fervente fantasia. Purtroppo la fantasia nel mondo dei sinistri ci ha portato alla situazione attuale: la rc auto più alta d’Europa. Esistono due tipi di lobbies: una lobby evidente ( gruppi assicurativi sempre più concentrati in poche mani ) ed una occulta ( la lobby di chi gira attorno ai sinistri, i “gonfiasinistri” ). Io auspico la nascita della lobby degli onesti. Le scatole nere, grazie al gps-gsm-accelerometro, sono utili per salvare la vita nei cadi di incidenti stradali, difendono dalle frodi, sono utili a “cristallizzare” un sinistro e proteggono dai furti. Ovvio che tutto ciò che è utile contro le frodi, scateni la reazione della zona grigia che vive di questo, come del resto è accaduto con l’Art. 8 del Destinazione Italia, stralciato su pressione dei “gonfiasinistri”! Diceva Totò: ma mi faccia il piacere!

  3. Con tutto quello che paga la gente fa bene a fare gli incidenti finti! Se le assicurazioni costassero 10 volte meno nessuno farebbe le truffe alle assicurazioni. Le assicurazioni italiane sono le uniche al mondo che se non fai incidenti durante l’anno aumentano ugualmente! In più sono tutte d’accordo tra loro e si telefonano per concordare i premi!

  4. Mandate un perito al momento dell’incidente, così non possono più rubare. Perché i periti vanno a fare le foto solo quando la macchina è riparata. Ve la do io la risposta: sono tutti ladri.

  5. Mi è stata rubata recentemente una macchina con tutto il Viasat che è stato disattivato ed è stato anche ritrovato, ma la macchina non c’era più. Il consumatore ci rimette sempre, paga al posto di chi dovrebbe pagare perché organizza incidenti finti. Mettere il Viasat è diventato quasi obbligatorio e questo è intollerabile…

  6. I veri ladri non sono i periti ma sono i carrozzieri che fanno i finti incidenti in carrozzeria e graffiano le macchine con una piccola punta di ferro per poterle lucidare dopo oppure fanno finta di aver cambiato il parabrezza mettendo due strisce di carta sul vetro e un vetro davanti al paraurto del auto questi sono i veri ladri questa gente dovrebbe chiudere dalla vergogna

  7. Mi è stata recapitata una multa da Messina (città dove non sono mai stata) datata a giugno. La scatola nera è in grado di smentire l’accusa?

  8. È una vergogna siamo monitorati costantemente, se per caso mi trovo un trattore e c’è la linea continua non posso sorpassare anche se c’è visibilità? Aggiustate le strade e vedete che gli incidenti diminuiscono. Poi abbiamo dei limiti degli anni 50 quando si girava con la Topolino, penso che le auto siano un po’ cambiate da allora in fatto di sicurezza, io faccio 130 km al giorno per andare al lavoro, 15 anni senza un sinistro e comunque i limiti non è che li osservo sempre, altrimenti dovrei partire non un’ora e mezza prima ma 2, quindi vuol dire alzarmi alle 03;00 del mattino, mantengo i limiti ma sono rimbambito dal sonno, chi fa più paura?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *