Sicurezza stradale, la mappa dei Paesi più pericolosi per gli automobilisti

Avete mai preso un taxi in Egitto, oppure in Messico? E, ancora, in alcune zone dell’India o dell’Africa centrale? La sicurezza stradale non è proprio in cima all’agenda dei governi di molti Paesi, soprattutto di quelli con gravi difficoltà politiche ed economiche. Così il portale www.linkiesta.it ha pubblicato una interessante mappa dei Paesi più pericolosi per gli automobilisti.

Eppure guidare un’auto non è mai stato così sicuro. “A dirlo”, si legge su linkiesta.it, è uno studio del Transportation Research Institute dell’Università del Michigan, che mostra come le morti causate da incidenti stradali in tutto il mondo siano 1/6 rispetto a quelle causate da eventi naturali, come ad esempio l’infarto. Su tutto questo ha certamente influito la maggiore sicurezza delle automobili moderne alle quali, oltre a cinture di sicurezza e airbag, si sono aggiunti sistemi di controllo elettronici che ne aumentano la stabilità”. Su linkiesta.it una mappa mette poi a confronto i 25 Paesi con il più alto tasso di mortalità pro capite causato dagli incidenti stradali (in testa c’è la Namibia) e i 25 con la percentuale minore (le Maldive sono quelle con il tasso più basso). La media mondiale è di 18 morti di questo tipo ogni centomila. Secondo lo studio del Transportation Research Institute dell’Università del Michigan (clicca qui per leggere tutti i dati), i Paesi con i tassi di mortalità pro capite per incidente stradale più alti sono nell’ordine Namibia (45 morti ogni 100mila), Thailandia e Iran. Nello studio è stato anche mappato il tasso di mortalità causato dal cancro in tutto il mondo. “I risultati”, spiega linkiesta.it, “evidenziano una tendenza opposta rispetto alla ricerca sulla mortalità dovuta agli incidenti d’auto”.

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