Camionista ungherese percorre quattro chilometri contromano sull’autostrada A7

Trovarsi un Tir di fronte, contromano, in autostrada non è una bella esperienza. Fortunatamente non ci sono stati incidenti, ma la manovra di un camionista ungherese che ha imboccato contromano l’autostrada A7 Milano-Genova e ha percorso circa quattro chilometri, poteva provocare una strage. 

Come spiega TgCom24, il conducente, “un camionista ungherese, aveva “distrattamente” imboccato contromano l’uscita della piazzola dove si era fermato a schiacciare un pisolino”. L’autista è stato fermato dalla Polizia stradale, intervenuta con due pattuglie. La prima ha bloccato il traffico proveniente da Milano, la seconda ha fermato il Tir. Ora, come spiega TgCom 24 (che pubblica anche un video del Tir contromano – clicca qui), il camionista rischia una multa fino a 7.953 euro, il fermo del veicolo e il ritiro dei documenti di circolazione.

2 risposte a “Camionista ungherese percorre quattro chilometri contromano sull’autostrada A7

  1. Ma che sbadataggine… questi sono delinquenti che circolano liberamente in Italia in barba a tutti, che gli facciano alcol e drug test e un bel controllo al mezzo alla ricerca dei soliti dispositivi utilizzati da questi personaggi per macinare chilometri, oltre a verificare se ha rispettato i limiti previsti per i tempi di guida e riposo!!! La cosa che fa specie è come gli organi di stampa abbiano cercato invano di occultare il nome dell’azienda, rumeno/ungherese che sta colonizzando il nostro Paese. Se fosse successo in Francia o Germania altro che fino a 7.953 euro di multa, in Francia avrebbe subito un processo autista e azienda, senza considerare il coinvolgimento dell’Ispettorato del Lavoro… Ma in Italia lasciamo che tutti ci calpestino, magari poi dobbiamo dire anche grazie!!! Solo un miracolo ha permesso che non si facesse male nessuno… ho visto le immagini questa mattina con gli automobilisti che urlavano all’autista di fermarsi…
    Ultima cosa… ma l’autista era uno solo? Perché solitamente questi trasportatori viaggiano col doppio equipaggio che vive sul camion per almeno 3/4 mesi senza vedere casa, passati questi mesi solitamente vengono raggruppati più equipaggi e recuperati con gli autobus per evitare chilometri inutili verso Ungheria e Romania. Mi chiedo se la mancanza di risalto a questa notizia non sia dovuta al fatto che queste aziende “Low Cost” facciano molto comodo ai soliti noti… Confindustria in primis… E le associazioni di categoria che si battono per il settore???

  2. Waberes non viaggia in coppia, fa molto sgancia e aggancia. Poi come hai detto tu, ha i furgoni che va in giro a prenderli per l’Europa. Questo è un lavoro che devi fare con passione e dedizione, non per disperazione e disoccupazione. I mesi sul camion, lontano dalla famiglia, li passano tra loro o in una cabina, è devastante. E quelle che sappiamo sono solo le più note, potessimo parlare senza sentirci dare dei razzisti te ne racconterei delle belle! avanti, siamo solo all’inizio: ora tocca alla Croazia, poi toccherà alla Serbia e alla fine all’Ucraina. Disperati di tutta Europa unitevi!

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