Milano e Torino sono le capitali dello smog: qui l’aspettativa di vita è più bassa

Milano e Torino si confermano le capitali dello smog d’Italia. A dirlo sono medici e specialisti che, riuniti in un incontro dell’Associazione lotta alla trombosi (Alt), lanciano l’allarme: perché l’inquinamento provoca malattie respiratorie, ma anche trombosi, infarto, ictus ed embolia polmonare. Secondo gli esperti, si legge in un’agenzia Ansa, l’inquinamento così alto a Milano e Torino provoca “una riduzione dell’aspettativa di vita di due-tre anni rispetto alla media”. 

Su 53 milioni di morti l’anno in tutto il pianeta “3,3 milioni sono causati dall’inquinamento dell’aria nell’ambiente esterno e la prima causa scatenante l’infarto acuto è proprio lo smog”, commenta Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda, “per contrastare questi numeri non ci sono ricette particolari, bisogna ridurre il traffico e considerare il ruolo non trascurabile dell’inquinamento nelle case”.
Niente nel nostro organismo sembra essere immune dagli effetti devastanti delle polveri sottili: “L’aumento dello smog”, spiega Sergio Harari, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, “si traduce in aumento dei casi di asma bronchiale, di bronchioliti del bambino, delle polmoniti, ma anche di tumori, in particolare di carcinomi polmonari”. All’Unione Europea “la comunità scientifica e le associazioni chiedono una politica più decisa e aggressiva per contrastare l’inquinamento dell’aria”, conclude Roberto Bertollini, direttore del Programma per la salute e l’ambiente dell’Oms, “che produce un grave danno di salute e in termini economici. La presidenza di turno italiana deve essere l’occasione per fissare efficaci strategie di lotta all’inquinamento”.

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