Divieto di transito al razzismo: ecco i cartelli stradali contro la discriminazione

È Montesilvano, in provincia di Pescara, la prima città “derazzistizzata” d’Italia. Lo attesta anche un cartello stradale esposto alle porte della città. “Apprezzamento e soddisfazione per l’iniziativa” dal ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, attraverso il Forum provinciale immigrazione. Il primo cartello scoperto è sul lungomare, al confine con Pescara, ed è stato realizzato e donato dall’artista abruzzese Pep Marchegiani. “La diversità culturale è ricchezza” ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia.

La segnaletica è composta da una scritta “Comune derazzistizzato” con il simbolo del cerchio rosso del “divieto di accesso” che contiene la sagoma nera stilizzata di un uomo che fa il saluto romano, ricordando vagamente il simbolo dei ‘Ghostbusters’. “Le persone che vengono da fuori sono una risorsa”, ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia, “e la diversità culturale è ricchezza. Il Consiglio comunale si è espresso per dire a gran voce, con un atto simbolico, che Montesilvano è una città derazzistizzata e la segnaletica lo ricorderà a tutti; a chi arriverà in città e, soprattutto, agli studenti, che sono il futuro della nostra nazione”.
Secondo Pep Marchegiani si tratta di “un primato per Montesilvano e per l’arte. L’Italia è sempre stata una terra multietnica”, dice l’artista, “ed è triste pensare che nel terzo millennio si debba sottolineare con un’opera quanto sia orribile classificare l’uomo in razze. Il razzismo è figlio dell’ignoranza e nipote della paura del diverso. Montesilvano è una città multietnica e di questo non dobbiamo avere paura”.

6 risposte a “Divieto di transito al razzismo: ecco i cartelli stradali contro la discriminazione

  1. Sul divieto cosa c’è? La foto del ministro Calderoli con sopra tracciata una x e con scritto “Io qui non entro?”

  2. Giuseppe, anch’io abito a Bergamo e sai di cosa mi vergogno? Dei cartelli con scritti in dialetto bergamasco i nomi dei Paesi. Quelli sì che sono soldi fatti scomparire tirando lo sciacquone. Che amarezza…

  3. Ah già, la cultura è solo di sinistra, i leghisti sono dei bru bru che firmano con la croce e dei giornali guardano solo le figure, mentre i compagni sono quelli che leggono libri difficili che solo loro possono capire, guardano film che solo loro possono apprezzare. Peccato che i rossi siano anche quelli che predicano bene e razzolano mare, quello che appena hanno in mano un po’ di potere prendono tutti a calci in culo, quelli che da sempre sulla pelle dei più poveri ci mangiano con la scusa aiutiamoli, poverini….. Ma andate a quel Paese (possibilmente del terzomondo così capirete la differenza fra stare in un bell’ufficio a parlare e parlare di volontariato e di cooperazione e andare là ad aiutarli davvero sacrificando i propri privilegi) ……. Ipocriti incapaci che non siete altro!

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