“Omicidio stradale? Quando a chiederlo era la Lega erano solo proposte cattive”

“Molto probabilmente il ministro Annamaria Cancellieri ha letto la nostra proposta di legge sul reato di omicidio stradale traendone ispirazione. Ci fa piacere che questo sia successo, ma ci spiace constatare che le stesse proposte quando sono presentate dalla Lega sono sporche e cattive, se invece a proporle è qualcun altro si trasformano in un buon affare”. A denunciarlo è la senatrice della Lega Nord, Erika Stefani, ricordando come “un provvedimento, presentato a luglio alla Camera, prevedesse pene severissime per la guida in stato di ebbrezza o sotto sostanze stupefacenti”. “La Lega Nord sostiene da anni la necessità di introdurre  reato di omicidio stradale con pene da sei a dodici anni per i colpevoli, la nostra proposta di legge è già depositata a Montecitorio, adesso aspettiamo il ministro della Giustizia alla prova dei fatti”, le ha fatto eco il collega  di partito Marco Rondini. “Il 40 percento degli incidenti mortali sulla strada è causato da chi guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Per questi criminali non si tratta di omicidio colposo ma gli va riconosciuto il dolo. Chi assume stupefacenti, o si mette alla guida di un auto ubriaco, non è certo inconsapevole che può uccidere qualcuno. Serve inoltre un inasprimento delle pene per chi viene denunciato per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Visto l’alto numero di incidenti legati alla pirateria stradale è necessario mettere in condizione chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe di non nuocere più alla comunità”.

2 risposte a ““Omicidio stradale? Quando a chiederlo era la Lega erano solo proposte cattive”

  1. Ai leghisti ricordo che nel 2011 il ministro dell’Interno era un signore che si chiama Roberto Maroni e che quel signore aveva annunciato (a chi non piace fare annunci!!!!!) la volontà d’introdurre il reato d’omicidio stradale. Cos’è successo poi signora Stefani, signor Rondini? Se aveste davvero voluto introdurla l’avreste fatta (visto che allora contavate e non come il due di picche di adesso….)

  2. Leggo con preoccupazione che ancora una volta di fronte ad alcuni episodi gravi verificatisi sulle strade il mondo politico si preoccupa di dimostrare tutta la propria comprensione nei confronti dei familiari delle vittime della strada e propone interventi legislativi che, come riconoscono alcune associazioni e da me condivise, rischiano di avere l’effetto delle famose grida manzoniane. Di fronte a fatti che rubano l’esistenza ad esseri umani non si può giocare, lo impone il rispetto delle vittime e il dolore dei familiari.
    Leggo che una senatrice prova a rivendicare il merito di aver presentato per prima la proposta di introdurre nel nostro sistema giuridico il reato di omicidio stradale. Ho già avuto modo di sostenerlo e quindi lo ribadisco: la proposta come formulata rischia di rispondere solo alle esigenze politiche.
    Vorrei consigliare alla senatrice di andare a rileggersi i lavori della commissione parlamentare trasporti della Camera, li’ potrà trovare quanto il tema sia stato dibattuto e soprattutto quale sia stata la posizione dei singoli partiti, tra i quali anche quello al quale Lei appartiene.
    Smettiamola con la vergognosa, in questo caso, demagogia e lavoriamo per costruire una proposta severa, che abbia una funzione educativa e che soprattutto agisca senza possibilità di interpretazioni di comodo, mascherate da comprensione caritatevole nei confronti di chi ha soppresso vite umane.
    Paolo Uggè, già parlamentare e coordinatore Consulta nazionale per la sicurezza del Cnel

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