“Napolitano invita a non essere distruttivi, il Governo costringe il trasporto a esserlo”

“Illustrissimo presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, il Buon anno da Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) è arrivato puntuale!  A detta del ministro Maurizio Lupi sarebbe stato un brindisi amaro, mentre la “moral suasion” del ministero dei Trasporti ha fatto sì che gli aumenti medi sulle autostrade italiane, per il 2014, non saranno del 4,8 bensì “solo” del 3,9! Non c’è che tirare un sospiro di sollievo soprattutto se consideriamo questo “timido” aumento garantito dal Governo rispetto alle percentuali d’ incremento del nostro Pil”. Inizia così la lettera che Cinzia Franchini, presidente nazionale di Cna-Fita, ha inviato, il primo giorno del nuovo anno, al presidente del Consiglio. Un messaggio d”inizio d’anno” che non sembrerebbe lasciar presagire  granchè di buono visto che, subito dopo, nella lettera, Cinzia Franchini sottolinea come “quando, come Cna-Fita, sosteniamo in ogni luogo e in ogni modo che così non può andare avanti, e lo facciamo anche assumendoci la responsabilità di non aderire a manifestazioni scomposte nei modi, ma legittime nelle motivazioni, come quelle dei Forconi, il pensiero va dritto proprio a fatti che ogni anno si ripetono tal quali come gli aumenti dei pedaggi autostradali. E’ un bel parlare con il gergo statistico richiamando l’attenzione sulle medie”, accusa la numero uno di Cna Fita, “ma chi rappresenta la nostra categoria, il trasporto merci e persone, sa bene che le frequenze e i flussi sono concentrati là dove quelle stesse medie sono tre volte tanto. Un caso per tutti: la Venezia-Trieste dove secondo i dati ufficiali dell’osservatorio Onlit (Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni dei trasporti)  l’aumento riconosciuto sarà del 12,9 per cento. Se questo è il modo di sostenere il nord-est produttivo, dalla politica di Governo come di opposizione, di sicuro il risultato sarà ben diverso tra non molto e non ci si potrà lamentare se i forconi del 9 dicembre scorso saranno nuovamente inforcati.  Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso di fine anno ha giustamente richiamato tutti a non essere “distruttivi”, un appello che la Cna-Fita, come le altre sigle raggruppate in Unatras, insieme anche ad Anita, hanno responsabilmente anticipato.  Se però il cambiamento tanto invocato non sarà praticato laddove veramente ce n’è bisogno, come sulla Venezia -Trieste e in ogni tratto autostradale dove le gestioni continuano imperterrite a garantirsi extra-budget a spese nostre, gli stessi appelli saranno vani, inutili e insipienti. Per questa ragione nella stessa Cna-Fita è forte il convincimento che anche l’azione estrema del fermo, fino a oggi orientata in modo indistinto verso l’azione di governo, debba poter essere rimodulata e ripensata contro chi invece mina l’interesse dell’autotrasporto e con esso l’interesse collettivo. Come dire domani non sarà il fermo nazionale a creare scompiglio a tutti con la matematica certezza che il giorno dopo non cambi nulla, sarà invece un fermo selettivo, mirato, circostanziato e moltiplicato “n” volte quanti saranno i casi a necessitare di una simile pressione.  Questo è il cambiamento che vogliamo, questo è il cambiamento che responsabilmente ci impegniamo a sostenere. Oggi è il caso dei pedaggi, domani vedremo cos’altro non torna nella filiera. Inizieremo con il dialogo, con la comunicazione ma non ci fermeremo se non sarà autentica la volontà di tutti gli attori in gioco a voler cambiare lo status quo. Buon Anno a Lei presidente Letta e a tutto il Paese”.

 

3 risposte a ““Napolitano invita a non essere distruttivi, il Governo costringe il trasporto a esserlo”

  1. Il sospetto è che lo sciopero non fatto dalle “grandi” associazioni a inizio dicembre diventerà obbligatorio a fine gennaio…

  2. Il signor Napolitano sa quello che dice? Va in tv a dire di non essere distruttivi quando i Governi da lui voluti (prima Monti con un vero e proprio colpo di Stato mandando a casa un signore votato da milioni di italiani e poi quello del meno bravo dei signori Letta…) stanno facendo di tutto per scatenare la rivolta?

  3. Se non sbaglio negli ultimi 2 anni i costi sono aumentati (vedi solo autostrade e personale) ma l’adeguamento semestrale dei costi minimi a parte il gasolio non si è visto. Quindi indetraibilità del costo e dell’iva per i trasporti effettuati sotto i costi minimi e per sollecitare questa sanzione stacchiamo i telepass e facciamo tutti il mancato pagamento. Pagheremo solo quando otterremo quanto dovutoci!!!!

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