Il vostro aereo è in ritardo? In arrivo norme più chiare per ottenere i rimborsi

Diventano più chiare le norme relative ai rimborsi riservati ai viaggiatori in caso di ritardo dell’aereo, annullamento del volo o perdita dei bagagli. La commissione Trasporti del Parlamento Ue ha infatti approvato a larga maggioranza (37 sì e 3 no) una revisione della Carta dei diritti dei passeggeri aerei resa necessaria dalle lacune rilevate dalla Corte di giustizia del Lussemburgo. Le informazioni dovranno essere più trasparenti anche nelle formulazioni dei prezzi dei biglietti. ”I passeggeri”, ha spiegato il relatore Georges Bach (Ppe), “devono essere informati in maniera chiara e trasparente, non solo quando acquistano il biglietto, ma anche nelle hall degli aeroporti”. 

Quello dei rimborsi è un campo poco conosciuto dai viaggiatori. Attualmente solo il 2 per cento dei passeggeri che potrebbero avere un indennizzo presenta la richiesta. Il testo approvato martedì 17 dicembre dalla commissione fissa nuove compensazioni per i ritardi: 300 euro per tre ore per voli fino a 2.500 chilometri, 400 euro per 5 ore in tragitti fino a 6.000 chilometri e, infine, 600 euro per 7 ore di ritardo in tratte più lunghe. Inoltre, è stata definita in maniera chiara la nozione di “problema tecnico”, spesso abusata dalle compagnie al momento di dichiarare la cancellazione di un volo perché l’unica che permette di evadere l’obbligo di compensazione. ”Siamo stati molto stretti: i problemi tecnici”, ha chiarito Bach, “sono quelli di costruzione non prevedibili durante la manutenzione ordinaria del velivolo”. Nessuna compensazione anche in caso di sabotaggio o di condizioni climatiche avverse. Altro punto quello della trasparenza, con le compagnie obbligate a chiarire limiti dei bagagli e gli eventuali sovrapprezzi. Stop anche alla cancellazione del volo di ritorno in caso di non utilizzo di quello di andata. Il testo dovrebbe essere votato durante la seconda sessione plenaria prevista a febbraio a Strasburgo e quindi, se la prossima presidenza greca della Ue se ne farà carico, inizieranno i negoziati con il Consiglio.

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