Sciopero dei Tir, il prefetto vieta blocchi al traffico nei punti caldi della viabilità

“Divieto di assembramenti in punti nevralgici della rete stradale, autostradale e in altre strutture sensibili”. Lo ha deciso il prefetto di Catania, Maria Guia Federico, in vista dello sciopero degli autotrasportatori (destinato a veder scendere in strada solo pochi rappresentanti delle associazioni più estremiste, dopo che alla vigilia della protesta anche le sigle Aias e Forza d’urto, rappresentate da Giuseppe Richichi e Carmelo Lampuri, hanno deciso di revocare la protesta) in programma da lunedì 9 dicembre. L’ordinanza del prefetto siciliano è stata emessa per “garantire la tutela dei diritti fondamentali dei diritti dei cittadini e la continuità dei servizi essenziali”. Il prefetto ha inoltre richiamato “l’attenzione dei sindaci sulla necessità di individuare impianti di distribuzione di carburante per i servizi di pubblica utilità” e ha interessato le associazione di categoria affinché siano “mantenute adeguate scorte d’obbligo negli impianti gestiti”.

5 risposte a “Sciopero dei Tir, il prefetto vieta blocchi al traffico nei punti caldi della viabilità

  1. Giustissima decisione quella del Prefetto di Catania che dovrebbe essere seguita anche da altre prefetture. Libera circolazione per chi non condivide una protesta che arrecherà solo danni, all’immagine, all’economia e alle nostre stesse aziende.

  2. Tutti i prefetti che vogliono difendere i diritti primari dei cittadini onesti DEVONO VIETARE GLI ASSEMBRAMENTI, devono vietare che un gruppo di poveri illusi a cui si sono aggiunti molti delinquenti al servizio di partiti politici estremisti travestiti da autotrasportatori (perchè questa è la verità!!!!!!) impediscano a chiunque di poter continuare a lavorare, a viaggiare liberamente. Il diritto a muoversi liberamente deve venire prima di tutto. Il ministero degli Interni dovrebbe LICENZIARE IN TRONCO QUEI PREFETTI che non interverranno vietando assembramenti e blocchi del traffico.

  3. Anch’io lo spero, e che con 1 litro la sua macchina faccia i chilometri/litro come un nostro tir, ovvero 2,5 /2,8!!!. Vedrà poi come sarà …contentissimo !

  4. Dall’enciclopedia Treccani: “Mediazione delle vertenze sindacali e sociali. Altra competenza rilevante del prefetto è quella prevista dalla l. 12.6.1990, n. 146 sulla regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali. Tale legge intende attuare una forma di contemperamento tra il diritto di autotutela degli interessi dei lavoratori proclamato dall’art. 40 Cost. ed i diritti della persona costituzionalmente garantiti e ad esso pari ordinati. Il prefetto interviene allorquando viene meno la funzionalità dell’ordinario meccanismo contrattuale di determinazione dei livelli minimi di prestazione dei servizi essenziali e, quindi, nelle ipotesi in cui vi sia fondato pericolo di pregiudizio grave a quei diritti garantiti dalla Costituzione in conseguenza delle modalità di astensione collettiva dal lavoro. Pertanto, in capo al prefetto, quale autorità garante dell’ordine pubblico e della tranquilla convivenza sociale, laddove lo sciopero abbia rilevanza locale, è riconosciuto dall’art. 8, l. 12.6.1990, n.146, come sostituito dall’art. 7, l. 11.4.2000, n. 83, il potere di adottare, «non meno di quarantotto ore prima dell’inizio dell’astensione collettiva», con ordinanza, le misure necessarie a prevenire il pregiudizio ai diritti della persona costituzionalmente garantiti, derivante dallo sciopero. L’intervento esplicato del prefetto in tali circostanze è inteso soprattutto ad evitare che dall’esasperazione del conflitto tra datori di lavoro e lavoratori possa essere in qualche modo turbato l’ordine pubblico; comunque esso non può non tendere anche a favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti, che possa porre fine al conflitto nell’interesse dell’economia e della occupazione nella provincia.E questa preziosa opera di mediazione è esercitata dal prefetto non soltanto nelle controversie di lavoro, ma in tutte le vertenze fra i diversi gruppi sociali, ogni qualvolta si riveli opportuna una mediazione fra posizioni collidenti, che possono essere composte soltanto nella visione del superiore interesse generale.”
    Rientra quindi nei poteri del Prefetto vietare i blocchi così come mettere in atto opere di mediazione. Mi auguro che anche questo DOVERE sia esperito nonostante le posizioni collidenti siano quelle tra governo e gruppi sociali.

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