“Movimenti estranei all’autotrasporto guidano la protesta del 9 dicembre”

“Una volta preso atto del venir meno delle motivazioni che avevano portato alla proclamazione unitaria del fermo dei servizi dal 9 dicembre, tutte le associazioni dell’autotrasporto hanno revocato la protesta. Tale senso di responsabilità è mancato tuttavia a Trasportounito e ad altre sigle minoritarie, che non solo hanno confermato il fermo, ma si sono accostati a movimenti di protesta del tutto estranei all’autotrasporto (cobas del latte, cobas del mais, comitati riuniti agricoli, movimento dei forconi, forza d’urto, alba dorata Italia, life, azione rurale Veneto, ed altri)”. Ad affermarlo sono i responsabili di Anita, l’associazione nazionale delle imprese di trasporti automobilistici,  che sottolineano anche come “l’autotrasporto, quello vero, non può che rigettare ogni forma di strumentalizzazione ed evitare di essere accomunato a chi non rappresenta responsabilmente la categoria, ma vuole unicamente creare disagi e tensioni nel Paese, come traspare dalle affermazioni contenute nei volantini che hanno invaso i social network. Chi, dunque, ancora in queste ore conferma il fermo dei servizi, è un irresponsabile. Siamo ben consapevoli delle problematiche delle nostre imprese e le abbiamo tutte ben rappresentate al Governo, ma dobbiamo essere al tempo stesso consapevoli che nell’attuale contesto economico e politico del Paese, i risultati raggiunti con il protocollo del 28 novembre scorso rappresentano il miglior risultato che era possibile ottenere in questo momento. Mettere in atto una protesta nonostante gli impegni che il Governo si è assunto con la categoria, significa danni economici per il settore e per l’intera economia; perdita di credibilità nei confronti dei clienti italiani ed esteri e conseguente perdita di fiducia nelle imprese italiane di autotrasporto. Danni all’immagine del comparto e del nostro Paese di cui non abbiamo certo bisogno”.

4 risposte a ““Movimenti estranei all’autotrasporto guidano la protesta del 9 dicembre”

  1. Vorrei sommessamente ricordare che i danni all’immagine del nostro Paese, di cui non abbiamo certo bisogno, sono ben altri e non vengono certo dagli autotrasportatori. In tutti i Paesi europei vi sono da mesi manifestazioni di protesta da parte di tutte le categorie alle quali è rivolto comunque il mio rispetto.

  2. Dovrebbe esserci una protesta che coinvolga qualsiasi campo….ma non ci rendiamo conto di ciò che ci sta accadendo?il problema è che non si può essere individualisti in una situazione grave come quella che rappresenta oggi l’Italia….dobbiamo essere uniti per riavere i nostri diritti…altro che pensare di deludere qualcuno…..Siamo noi cittadini a essere colpiti e a continuar a subire ingiustamente in prima persona e a pagarne le conseguenze di tutti gli sbagli che stanno facendo “i piani alti” senza alcun ritegno!!! Vergogna!

  3. Ciao a tutti, vi faccio un grosso in bocca al lupo per domani. Purtroppo non ci posso essere perché sarò in mutua a causa del mal di schiena.
    Mi raccomando, protestate senza violenza o passerete dalla parte del torto e non otterrete niente, mi raccomando bloccate tutte le strade, create disagi, senza quello sarà stato tutto inutile. La parola d’ordine deve essere create disagi senza paura, ricordatevi in ogni momento domani casomai doveste perdere l’entusiasmo domani che c’è chi prende 90.000 euro di pensione al mese alla faccia vostra!!!
    Un gruppo dovrà andare anche a protestare agli imbocchi delle autostrade per aiutare gli autotrasportatori ad arrivare fuori dalle città e impedirne l’accesso mi raccomando niente violenza, è quello che vogliono loro, non cadete nella trappola, se vi attaccano tenete le mani in alto e andate avanti, sempre avanti!!! Se vedete che qualche commerciante che non ha ancora chiuso convincetelo a chiudere senza spaventarlo e per finire ve lo ripeto provate disagi e fate capire che gli italiani sono stufi!!!!
    Con questo vi saluto peccato che non sarò con voi.
    W L’Italia

  4. I blocchi stradali sono inutili, a Roma la casta ride di voi nei palazzi, se volete veramente essere incisivi non fate blocchi stradali, colpite solo i cittadini come voi così e mettete ancora più in crisi quel poco lavoro che c’è per le aziende che ancora riescono a produrre. Bloccate le istituzioni, picchettate Montecitorio e tutte le sedi delle regioni, tutte le istituzioni possibili, bloccate l’accesso a tutte le ambasciate di tutte le nazionalità presenti in Italia. Non fate entrare i fornitori e i dipendenti, se bloccate i fornitori dei beni essenziali e non li fate entrare (fornitori di cibo per le cucine e le mense, fornitori di cancelleria, tecnici per le assistenze, qualsiasi fornitore insomma e anche gli stessi dipendenti) allora si che vi ascolteranno. I politici vi hanno messo alla fame, mettete loro nella stessa condizione di non potere più lavorare in qualsiasi istituzione presente in Italia. Bloccate le istituzioni, non il traffico, bloccate gli accessi alle abitazioni dei 20-30 politici più in vista del Paese, non fate entrare fornitori e dipendenti, metteteli in difficoltà nel quotidiano nella vita di tutti i giorni. Rifiutatevi di servirgli da mangiare da bere o un semplice caffè se siete titolari di qualsiasi attività. Mettete loro alla fame e in difficoltà. Esponete cartelli nelle attività dichiarando che i politici non sono graditi e non verranno serviti.

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