Niente sciopero dei tir dal 9 al 13 dicembre. La conferma da Unatras e Anita

Lo sciopero di cinque giorni dei tir, proclamato dal 9 al 13 dicembre, non ci sarà. A ufficializzare che la protesta è definitivamente rientrata è un comunicato diffuso da Unatras e Anita nel quale si conferma che “gli organi decisionali del coordinamento unitario Unatras  e di Anita, valutate positivamente le risposte ricevute dal ministro Maurizio Lupi, in particolare sul ripristino delle agevolazioni sulle accise e sulla riduzione del costo del lavoro (Inail) e acquisito il protocollo d’intesa che impegna il ministero su tutte le altre criticità rappresentate, revocano il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto. Nel risultato ottenuto c’è la consapevolezza di aver conseguito quanto principalmente richiesto dalla base associativa e che, in un Paese che vive in una situazione di drammatica emergenza ed instabilità, non si possono fare proclami che esulano dalle cose perseguibili se non si vuole scivolare nell’irresponsabilità o peggio, utilizzare l’autotrasporto per rivendicare interessi diversi”.

 

7 risposte a “Niente sciopero dei tir dal 9 al 13 dicembre. La conferma da Unatras e Anita

  1. Niente sciopero: una grande dimostrazione di forza… senza usare la forza. Spero che quanto successo in questi giorni serva a tutti per capire quali associazioni ci tutelano e quali sono invece guidate da gente che nella migliore delle ipotesi vuole visibilità e nella peggiore è sul libro paga di chi vuole il disordine a tutti i costi.

  2. Molti non si fidano delle promesse dei politici, pensano le abbiano fatte solo per fermare uno sciopero dei camion di 5 giorni. Più che comprensibile: fidarsi oggi di Letta & Co sembra davvero difficile. Ma pensiamo a una cosa: se dovessero prenderci per il c… questa volta credo che anche le nostre associazioni più disponibili al dialogo sarebbero concordi nel fare uno sciopero a oltranza, anche di un mese, due mesi, finche il governo non crollerà!!!!!

  3. Davvero non capisco come ci possano ancora essere delle persone a seguire quei pseudo rappresentanti dell’autotrasporto. Mi chiedo come i trasportatori possano ancora dare credito a certe persone. Speculare sul nostro settore, già così martoriato e con pessima opinione pubblica, solo per avere visibilità su qualche giornale o quale tv privata, mi sembra un’offesa alla nostra categoria. Con tutto il rispetto per le altre attività, ma perchè l’autotrasporto deve essere coinvolto in una rivoluzione popolare che non porterà a nulla di buono. Solidarietà per i colleghi del latte o del mais, ma qua, ognuno deve rimboccarsi le maniche e cercare di essere costruttivi e non distruttivi!!!

  4. Boh, non ci capisco più niente! A questo punto mi vien da pensare che non abbiamo nessuna crisi nel nostro settore (autotrasporto naturalmente!), il gasolio ci è quasi regalato (grazie allo Stato e all’accise), i dipendenti ci costano si e no 1000/1300 euro al mese, autostrade, gomme, officine, trattori e semirimorchi quasi gratis (logico ormai son ammortizzati e hanno ancora molti anni di vita … di dietro !) Le nostre casse son belle piene e i clienti ci pagano puntualmente tutti e a 30 giorni! Eh si ….queste son tutte le nostre MERAVI GLIEEEEEE!!!.

  5. Lo sciopero si deve fare. Noi non ci facciamo rispettare da nessuno, siamo diventati le suole delle scarpe dello Stato che aumenta le tasse e noi paghiamono, lavoriamo e non si va avanti. La Sicilia nello sciopero si e fatta rispettare un po’, noi non siamo in grado di farlo, abbiamo paura.

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