Io non sbando, la guida sicura passa anche per i no a droga, bullismo e vandalismo

L’Aci ha presentato a Roma il progetto “Io non sbando” per l’educazione alla guida sicura e contro l’abuso di sostanze psicoattive, il bullismo e il vandalismo. Il progetto coinvolgerà 22 scuole superiori romane con due classi ciascuna. L’idea di “Io non sbando” nasce dalla constatazione della gravità del problema che mette insieme fattori diversi: dal consumo dell’alcol e di sostanze tra i ragazzi, a una malintesa idea di sfida che accompagna anche la guida, a fenomeni di bullismo. 

“Per questo”, ha detto Marida Lombardo Pijola, presidente di Democratica Onlus, “crediamo che un lavoro che veda i ragazzi protagonisti possa offrire delle risposte”. I numeri dell’incidentalità stradale sono impressionanti, come ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione il vicequestore della polizia stradale, Luciana Baron: “Tremilaseicento morti l’anno, è come se un intero paese scomparisse. E quasi mai”, ha sottolineato, “alle origini degli incidenti c’è la casualità: c’è la velocità, la distrazione, l’abuso di alcol e sostanze, il mancato uso di cinture o di caschi. La Polizia stradale ha da anni inaugurato una iniziativa di educazione alla guida sicura e per questo ha deciso di partecipare a questo importante progetto nelle scuole romane”. Al progetto aderisce anche Trenitalia, che ogni anno spende circa 4 milioni di euro per riparare ai vandalismi sui convogli. “Io non sbando” parte con due giorni di lezioni dedicate agli insegnanti il 29 e 30 ottobre e avrà il suo primo appuntamento generale l’8 novembre a Vallelunga con mille ragazzi e i loro docenti.

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