Rc auto, addio ai contrassegni. I controlli verranno effettuati tramite la targa

Per ridurre le frodi e l’evasione dall’obbligo assicurativo, i contrassegni cartacei delle Rc auto sono destinati a sparire. La carta d’identità dell’auto e delle moto diventerà semplicemente la targa, che potrà essere sempre controllata anche da “vigili elettronici”, nei varchi d’accesso alle zone a traffico limitato, dai tutor e perfino dagli autovelox. Si potranno anche effettuare controlli di massa. Il nuovo meccanismo telematico di accertamento sarà utile anche agli assicurati che, secondo il provvedimento, potranno verificare l’esistenza e validità della propria copertura. 

Da aprile 2015 tutti i conducenti di veicoli a motore su strada, compresi quindi quelli a due ruote, non dovranno più esibire il contrassegno sul parabrezza e ”il controllo del pagamento del premio avverrà con la lettura delle targhe, attraverso l’archivio integrato della Motorizzazione Civile che, oltre ai dati dei veicoli, ha anche l’informazione sulle polizze di assicurazione”. A spiegare all’Ansa il processo di “dematerializzazione” del contrassegno cartaceo che prende avvio da venerdì 18 ottobre con l’entrata in vigore del decreto adottato dal Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dei Trasporti, è il direttore centrale dell’Ania Vittorio Verdone. A sostituire l’Rc cartaceo, spiega, “non ci sarà nessun microchip da applicare sul veicolo”, soluzione che il Ministero dello Sviluppo economico ritiene al momento inutilmente costosa.

9 risposte a “Rc auto, addio ai contrassegni. I controlli verranno effettuati tramite la targa

  1. Una domanda: come farete a controllare gli assicurati se sono in classe 14° oppure in prima classe? Faccio un esempio: io ho la patente B dal 1978 e fino allo scorso
    anno non avevo mai posseduto una macchina di proprietà privata, 2 anni fa ho comperato una macchina per mio figlio intestandomela e per l’assicurazione sono entrato nella classe di merito 14°, mi domando come fate a inserire la classe di merito in questo modo. Grazie.

  2. Gentilissimo sig. Fina, il controllo avverrà grazie alla banca dati Ania, né più né meno di ciò che già accade oggi per contrastare gli innumerevoli attestati di rischio falsi.

  3. Questa tecnologia usatela per rintracciare i mezzi rubati! Anche quelli di cui si è appena sporta denuncia. Quasi tutti vengono allontanati dal posto del furto su strada. Li individuate subito ed arrestate i ladri. Ma alla politica non interessa dare un servizio essenziale al cittadino (la protezione dai furti) interessa solo pompargli i soldi! Molto più facile intascare i soldi di una multa che arrestare i ladri! I poliziotti non sono più tutori dell’ordine, ma esattori dello Stato! È uno schifo!

  4. Come si dice ” tanto rumore per nulla “. Senza spendere un centesimo già oggi abbiamo la possibilità di controllare se un’auto è assicurata o no. L’incrocio delle auto assicurate con le immatricolazioni presso la motorizzazione. Automaticamente a fine anno avremmo le auto non coperte da assicurazione.

  5. Sempre le solite cose fatte a metà. Chi non ha niente da perdere (o non ha soldi per pagare) continuerà a circolare senza assicurazione.
    La vera soluzione è la targa personale abbinata alla patente e all’assicurazione. Al conseguimento della patente (su cui viene registrato il curriculum del guidatore) viene rilasciata una targa personale con obbligo assicurativo. Attraverso un database è facilmente controllabile sia il curriculum del guidatore (e di conseguenza determinare la classe di merito) sia l’eventuale mancato pagamento dell’assicurazione. Di conseguenza l’autorità può chiedere la restituzione della targa inibendo la possibilità di circolare a coloro che non pagano. La targa personale risolverebbe anche tutti i problemi inerenti a trapassi, multe, bolli, noleggi… e snellirebbe molte procedure. Oggi è importante sapere chi è al volante in un determinato momento…non chi è il proprietario dell’auto. Certo che in questo modo molti impiegati statali resterebbero disoccupati, le assicurazioni costerebbero meno (meno truffe) sarebbe molto più semplice acquistare o noleggiare un’auto e quindi IN ITALIA NON SI FARA’ MAI.

  6. Non capisco tutta questa ostilità, onestamente. Secondo me era dannatamente ora! Per Pasquale, questa è una domanda lecitissima… niente bollino, come diavolo faccio a sapere la sua assicurazione? Immagino verrà scritto nell’amichevole che basta il numero di targa, poi ci penserà la tua assicurazione a fare il resto….
    Per Franco: le poste spediscono a casa i tagliandini delle polizze online, non credo che sia una grossa perdita per le agenzie locali, e comunque non ci si può fermare sul progresso e sulla funzionalità, tanto varrebbe dire “distruggiamo i trattori che con i campi lavorati a mano c’è lavoro per tutti”.
    Sig. Massimo, ha ragione. Spero il passaggio successivo siano le targhe segnalate per furto, poi le mancate revisioni, poi il mancato pagamento del bollo …
    Sig. Rodoldo: la sua proposta ha una grande falla, io posso anche non assicurare la mia macchina basta che non circoli, esattamente come faccio per la moto. Non è una grande idea, a mio avviso, togliere la possibilità di sospensione dell’assicurazione.
    Per Giorgio: il sistema di cui parla è simile a quello Svizzero, ma è vantaggioso per chi ha più macchine (5 macchine, 1 persona, 1 targa) e poco per chi ha tanti familiari (1 macchina, 4 adulti, 4 targhe).

  7. Per Giorgio: chi ha una sola auto e diversi guidatori come fa? Al mattino prima di andare a lavorare smonta e rimonta la targa? Difficile da attuare. E decisamente scomodo…

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