Milio continuerà a guidare la sua Fiat Giardinetta del 1967. Per lui è un’altra vittoria, la più recente tra le tante che la vita gli ha riservato. Arrivato alla bellezza di 101 anni, Emilio Zumerle, di Montorio Veronese, potrà restare al volante di quella che è sempre stata la sua unica auto. Milio, come lo chiamano gli amici, ha infatti ottenuto il rinnovo della patente.
Una formalità per l’arzillo vecchietto, chiamato ogni anno a presentarsi davanti ai medici per dimostrare, senza eccessive difficoltà, di essere in grado di guidare. Come spiega il Corriere del Veneto (clicca qui), si è trattata di pura formalità. Tanto che, come ha spiegato il figlio Fausto al Corriere, dopo pochi minuti i medici “mi hanno fatto entrare e mi hanno chiesto se potevano fare una fotografia con mio padre, perché non gli era mai capitato un candidato così anziano con uno stato di forma del genere”. Potrà guidare ancora la sua Giardinetta. “È stata la mia prima auto e non l’ho mai cambiata”, ha detto al Corriere del Veneto. “La patente l’ho presa a 55 anni, prima non potevo permettermi un’auto”.
Cercando su internet: Perciò se un guidatore mantiene un buon livello di salute per quanto riguarda vista e mobilità ed integrità degli arti, può continuare a guidare “d’ufficio”.
E per quanto riguarda gli aggiornamenti al C.d.S.?
Come può, una visita del genere, valutare il livello di controllo del mezzo?
Una persona di questa età può avere un’enorme bagaglio culturale su come si porta un mezzo, ma sarebbe in grado di reagire correttamente e prontamente in una situazione di emergenza?
Quante volte abbiamo incontrato per strada anziani alla guida che procedevano a velocità esageratamente morigerate che ci hanno indotto a eseguire manovre azzardate?
Un bell’esamino pratico di tanto in tanto?