Uggé: “Dai No Tav arrivano minacce inaccettabili per gli autotrasportatori”

“Il ministro degli Interni e quello dei Trasporti devono intervenire immediatamente per impedire che pochi delinquenti politicizzati camuffati da paladini dell’ambiente possano impedire a dei lavoratori di esercitare la propria professione, trasportando con i propri mezzi i macchinari necessari per avviare, tra poche settimane, i lavori per la Tav”. È questo il durissimo commento del presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, alla notizia della pubblicazione, su siti internet riconducibili al movimento No Tav, delle targhe di alcuni tir di passaggio sull’autostrada del Frejus che, benchè fossero diretti altrove, sono stati “accusati” on line di trasportare alcune componenti della talpa che tra poche settimane inizierà a scavare il tratto principale del tunnel della nuova linea ferroviaria ad alta velocità. “Si tratta di azioni intimidatorie gravissime e inaccettabili”, ha aggiunto Paolo Uggè, “e l’augurio è che la magistratura torinese, che ha avviato un’indagine, possa rapidamente risalire agli autori di simili gesti, che rappresentano un autentico schiaffo alla civiltà e alla democrazia, adottando per i responsabili i più severi provvedimenti”.

5 risposte a “Uggé: “Dai No Tav arrivano minacce inaccettabili per gli autotrasportatori”

  1. No Tav, no democrazia… Questa è gente da rinchiudere in una delle gallerie che verranno scavate e lasciate lì a riflettere una decina d’anni…

  2. Il Governo è stato avvisato, e a chiare lettere. Queste sono provocazioni inaccettabili, autentiche minacce, e lo Stato non può rinunciare al suo dovere di tutelare gli onesti e colpire i delinquenti!!!!

  3. Di fronte a simili episodi uno è costretto a sperare che prima o poi uno di quei camionisti con due bicipiti grandi come il tronco di un abete rifili due ceffoni a questi parassiti sul libro paga di terroristi…. Sperare non costa nulla. E non mi risulta neppure che sia reato…..

  4. Su questo ennesimo esempio di delinquenza dei No tav ho letto che la procura di Torino non ha ipotizzato reati. Ma in quei messaggi on line non c’è chiarissima un’istigazione a delinquere? Uno dei vostri avvocati ci può aiutare a capire?

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