Camionisti litigano per uno specchietto rotto e bloccano l’autostrada

Quando due camionisti svizzeri litigano lo fanno sul serio. E non si limitano a qualche insulto, ma arrivano a bloccare la circolazione stradale. Il fatto è accaduto sull’autostrada A1, nei pressi del comune di Lenzburg. Il diverbio è scattato fra il conducente di un semi articolato e l’autista di un furgone. In base alle informazioni raccolte dalla polizia, il furgone ha danneggiato durante un sorpasso lo specchio retrovisore del camion e i due contendenti non hanno trovato di meglio che fermare i rispettivi veicoli per un faccia a faccia proprio in mezzo alla carreggiata.

L’insolita scena – come riporta l’agenzia di stampa svizzera Ats – è avvenuta nell’ora di punta del traffico pendolare, precisa la polizia. Dopo avere ripreso la marcia, i due conducenti si sono denunciati a vicenda. La polizia ha aperto un procedimento contro entrambi e ha già ritirato la licenza di guida al conducente del mezzo pesante.

4 risposte a “Camionisti litigano per uno specchietto rotto e bloccano l’autostrada

  1. Buongiorno. Questo si chiama far rispettare le regole ma, stiamo parlando della Svizzera, un Paese rispetto al nostro, avanti anni luce. Se una cosa del genere fosse successa su una nostra strada, il risultato sarebbe stato uguale? Aperta u’inchiesta e ritirata la licenza di guida all’autista del mezzo pesante. Purtroppo noi non abbiamo la sicurezza della pena, su tutto quello che succede di brutto, si delinque senza paura di essere puniti. Negli altri Paesi, la tolleranza è pari a zero e non ci sono alternative d’uscita, chi sbaglia paga e questa è la cosa più giusta e democratica. La gente deve imparare a vivere, senza arrecare danno al prossimo e a se stesso. Bloccare la circolazione stradale è senza dubbio una cosa grave e non ci sono alternative e in Svizzera i due camionisti avranno un periodo non certo felice. Le nostre istituzioni devono imparare, come si gestisce un paese e la giustizia deve capire che, continuando su questa strada, porteranno il paese all’anarchia. Se ubriaco al volante, provoco la morte di una persona innocente, non devo salire su una macchina, per il resto della mia vita. Questo è l’esempio di come dovrebbe essere un paese civile. Cordialmente.

  2. Si è vero solo in Svizzera si rispettano le regole. Solo in Svizzera, con la scusa che si è neutrali, si sono raccolti e riciclati soldi dei più potenti dittatori e portatori di morte nel mondo. Riciclati soldi sporchi rimessi puliti sul mercato. Solo in Svizzera si attua una campagna denigratoria sugli italiani che lavorano da loro, si sa l’erba del vicino è sempre migliore. Qui in Italia abbiamo gente per bene e che si alza la mattina, per andare in Svizzera e che ogni giorno per lavorare e fare quello che i signori svizzeri non vogliono più fare, devono subire e stare zitti e questo lo chiami l’esempio di un paese civile? Cordialmente.

  3. In Italia succede lo stesso. Mi capita spesso di percorrere il GRA di Roma e fare una fila infinita (anche di due ore). Quando si arriva sul punto dell’incidente ci si accorge che due automobilisti, fermi su due delle tre carreggiate, si sono urtati procurandosi un danno reciproco di 30 euro. A questo punto mi chiedo perché invece di recare danni (ritardi, consumi energetici ecc) all’intera cittadinanza questi non scattano due foto ed un filmatino con il loro cellulare e si spostano con tutti i loro coccetti? Avete visto? chi intralcia il traffico (soprattutto nelle grandi città) devono togliergli la patente come si fa in altri Paesi!!!

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