Il Governo del fare cosa sta facendo per garantire più sicurezza stradale?

L’Esecutivo in carica si autodefinisce il Governo del fare. Ma sta davvero facendo qualcosa per garantire più sicurezza sulle strade? Pochi giorni fa  un conducente bielorusso, risultato ubriaco, alla guida di un camion a Mesoraca, nel crotonese, ha causato due morti e ben 12 feriti. A poche ore di distanza  tra Monteforte Irpino e Baiano, in provincia di Avellino, un pullman è precipitato da un cavalcavia sull’Autostrada A16, provocando 39 vittime. E se per questa strage si attendono i rilievi, il primo caso ripropone in tutta la sua evidenza la necessità di riorganizzare la politica dei controlli. Se il sistema non è adeguato e non si adeguano  le pene i lutti continueranno. Chi governa deve rispondere ai familiari di tante, troppe vittime sulle strade. Era in regola il conducente del camion? Circolava nel rispetto delle vigenti disposizioni? Un dato sembra certo: era ubriaco. Con le norme in vigore al massimo rischia cinque o sei anni di carcere.  Per aver ammazzato due persone e per aver rischiato di ucciderne altre. Il Governo non può far finta di nulla. E il  ministro competente non può non presentare subito un emendamento alle vigenti normative in modo che venga prevista la fattispecie di omicidio volontario e doloso sia per chi  si pone alla guida di un qualsiasi automezzo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sia in stato di  ebbrezza. E già che c’è, dia anche un bel “giro di vite”anche a chi omette il soccorso. Al Governo del fare questa  decisione non costerà nulla ma darà sicurezza ai cittadini. Nel frattempo la macchina della giustizia acceleri la sua corsa alla ricerca della verità, per scoprire le reali cause dell’incidente sulla Bari-Napoli. Gli aspetti da verificare in questa , come in lare analoghe tragiche circostanze, sono diversi: occorre verificare l’accertata capacità professionale richiesta da una direttiva comunitaria per  per chi trasporta persone;  il rispetto dei tempi di guida e di riposo; l’adeguata manutenzione del mezzo e in particolare le buone condizioni degli pneumatici. Controlli da fare in fretta e senza trascurare alcun particolare perché è dovere di chi governa dare la certezza ai cittadini che rimangono coinvolti in simili incidenti che quanto accaduto è da imputarsi all’imponderabile e non dipende dalla volontà di chi, per risparmiare, trascura  l’obbligo di garantire condizioni di sicurezza nell’esercizio dell’attività.

Paolo Uggé

4 risposte a “Il Governo del fare cosa sta facendo per garantire più sicurezza stradale?

  1. Niente. Il Governo del fare non sta facendo proprio niente. Non sopporto Grillo, lo considero uno dei peggiori rimedi ppossibili per l’Italia ma credo che abbia ragione quando dice che sono tutti uguali, destra e sinistra, tutti d’accordo per continuare a fottere gli italiani e a fare magna magna…

  2. Nella riunione del 17 luglio il governo ha candidamente ammesso “l’impossibilità ad effettuare i controlli”. Temo che, stante la scarsità di fondi, vada previlegiando la lotta all’evasione, pertanto di controlli (a norma di legge, comunque) ne vedremo ben pochi.

  3. Cari amici di Stradafacendo vi leggo sempre con attenzione e piacere perché siete l’unica realtà che consente a chi, facendo politica, ha deciso di dare l’anima per i trasporti e i trasportatori, di sapere quello che pensano i trasportatori o le trasportatrici. Il Governo Letta-Alfano sta facendo quello che può. La cura Monti, come dicono i veneti, è stata peggio del buso, ha aggravato la recessione e ha lasciato zero euro in cassa. Quello che sta facendo più di tutti è proprio il ministro Lupi. Ha messo in moto 3 miliardi di lavori per le infrastrutture, ha fatto aprire il tavolo autotrasporto-committenza, ha chiesto la delega per la riforma del Codice della strada. Dei controlli se ne è parlato all’ultimo incontro del tavolo a tre. A settembre entreremo nel vivo. Come ha detto Paolo Uggè dopo che il Governo dei tecnici aveva snobbato il settore e aveva chiuso una istituzione importante come la Consulta dell’autotrasporto e della logistica, Lupi e il suo sottosegretario si sono fatti vedere e hanno sentito bene le proposte del settore. Diamogli credito. Un caro saluto,

  4. Dr. Giachino, ex sottosegretario se non sbaglio, ma questo Governo difende i costi minimi o ciurla nel manico? Dica al ministro Maurizio Lupi di non sbagliarsi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *