Vittorio Feltri condanna la burocrazia che “affonda il trasporto merci nei porti”

“Il nostro è un Paese stupido. Talmente stupido che, oltre a trascurare i propri interessi, fa di tutto per favorire quelli di altre nazioni. Non lo diciamo noi sulla base di sensazioni: lo dimostrano i dati commerciali. È notorio che sulle carte geografiche l’Italia è la migliore piattaforma logistica europea proiettata nel Mediterraneo. In teoria, siamo straricchi di autostrade del mare. In pratica, ignoriamo di averle a nostra disposizione, e le poche che utilizziamo sono tragicamente rallentate da una burocrazia acefala, straordinariamente attrezzata per rendere improduttivo un settore potenzialmente trainante: quello dei trasporti su acqua. Ci riferiamo allo sdoganamento delle merci che avviene con una lentezza esasperante e tale da indurre le aziende di import-export a rivolgersi ad altre strutture portuali, dove il disbrigo dei controlli è assai veloce. Da noi servono circa 19 giorni per dare il via libera ai container, un’eternità. Altrove, per esempio a Rotterdam (ma anche in Francia e in Spagna), si fa tutto in 8-10 giorni”. Inizia così l’articolo pubblicato oggi in prima pagina su Il Giornale a firma di Vittorio Feltri e intitolato “Se la burocrazia affonda gli affari dei nostri porti”. Un articolo  che attraverso un’analisi dei dati ( 30 per cento delle merci destinate ad arrivare via mare in Italia dirottate a Rotterdam dove serve la metà del tempo per le operazioni di sdoganamento) e un’intervista al presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, dimostra come, “per una penisola che ha più mare che terra, è motivo di vergogna….”

21 risposte a “Vittorio Feltri condanna la burocrazia che “affonda il trasporto merci nei porti”

  1. Da oggi Il Giornale ha un nuovo lettore. Non avevo mai letto Vittorio Feltri (sono sempre stato un lettore del Corriere…) ma da oggi cambio giornale. Finalmente uno che dice le cose come stanno, chiare, senza farsi condizionare da nessuno. E tocca temi che, guardacaso, altri (meno liberi di lui?) scordano per strada…

  2. Ci sarà un motivo se un “fuoriclasse” come Vittorio Feltri si occupa di noi e i signori poltici se ne strabattono, ministro Lupi in testa. Feltri è uno che sa quali sono i veri problemi perchè sta a contatto con la gente; altri che invece dovrebbero esserlo per il ruolo che svolgono invece no.

  3. Ma allora si possono trovare le coperutre all’abolizione dell’Imu e al non aumento dell’Iva. E’ possibile che uno come il presidente del Consiglio queste cose non ci arriva da solo. Che peccato che la politica sia solo “politica politicante” e non si occupe dei reali problemi del Paese.

  4. Straordinario, ho appena sentito al tg il ministro Lupi parlare di occupazione. Ma perché’ invece di occuparsi di quella dell’industria non si occupa di quella che Lo riguarda direttamente?
    Porti, autotrasporti, logistica ringraziano per il disinteresse. Grazie Feltri.

  5. Il ministro Lupi effettivamente sembra occuparsi di tutto tranne che del ministero che gli è stato affidato… Non gli interessa? Non ne capisce niente? Ci può cortesemente spiegare cosa intende fare? Ci sono migliaia di imprese il cui futuro dipende da lui. Ministro Lupi, se ci sei batti un colpo!

  6. Io ho assistito un paio di mesi fa a Roma a un intervento del ministro Maurizio Lupi ospite a un convegno di Confcommercio. Ho avuto la netta impressione che stesse leggendo appunti scopiazzati dalla relazione di qualche altro oratore o passatigli daun collaboratore, ma senza capire troppo cosa stava leggendo. E confrontandomi con altri in sala ho avuto la conferma che anche loro avevano avuto la stessa impressione…..

  7. Ministro Lupi, se ci sei batti un colpo! Altrimenti dimettiti prima che centinaia di altre imprese falliscano e vai a occuparti di altri temi che sembrano interessarti molto di più!

  8. Avete ascoltato il dottor Gianni Letta a Montecatini, in occasione dei 50 anni di vita di Conftrasporto? Ha detto che trasporto e logistica sono vitali per far ripartire il paese. E noi ci affidiamo a un ministro a cui, di trasporto e logistica non gliene può fregà de meno? Il suo disinteresse è chiarissimo , è sotto gli occhi di tutti, si occupa di qualsiasi str…… tranne che di trasporti e logistica. Che se ne vada a casa…..

  9. Il Giornale è l’unico che ospita una rubrica fissa (tutti i lunedì nella pagina di economia) dedicata al trasporto e alla logistica. Adesso Vittorio Feltri ci “aiuta” addirittura a denunciare lo scandalo del trasporto merci nei porti. Cosa aspettiamo come categoria degli autotrasportatori a smetterla di leggere altri giornali e comprare Il Giornale? (io ho due abbonamenti come azienda con altri due quotidiani che scadono a dicembre e ho già deciso di non rivvovarli per abbonarmi a Feltri!!!!!)

  10. Il ministro Lupi ha tutte la capacità per affrontare i problemi della mobilità e dei trasporti ho già avuto modo di affermarlo. Certamente i tanti impegni che deve coprire non lo aiutano, anche se ha, credo, affidato al sottosegretario la delega per seguire il nostro settore, così come era stato fatto con Giachino. Vedremo in seguito e a breve le evoluzioni. Ora attendiamo, pronti a svolgere il nostro ruolo di sempre con la schiena diritta per la tutela della categoria nei confronti di tutti.

  11. Vittorio Feltri da sempre dimostra una rara capacità di analisi, denunciando inascoltato (non da chi lo segue da sempre) temi da Paese avanzato. Il tema della logistica, e con se tutte le sue articolazioni professionali di filiera, fu ben affrontata dal precedente Governo Berlusconi attraverso la Consulta guidata da quello stakanovista del sottosegretario Mino Giachino che in poco tempo riuscì a fornire un primo vero contributo a uno dei sistemi cardine del terziario avanzato. Sono fortemente scettico che il sistema autoreferenziante e fuori dal tempo rappresentato da alcune determinanti figure apicali della pubblica ammnistrazione, a meno di grandi forzature e rimozioni d’ordine, riuscirà a fornire una spinta propositiva per la crescita del Paese. A noi operatori dell’industria della logistica il compito di non mollare, e magari di uscire allo scoperto senza divisioni, per affrontare questo che è il vero tema della mancata crescita italiana.

  12. A Montecatini il ministro Lupi non si è neanche presentato, a un appuntamento che celebrava mezzo secolo di storia e di lavoro della più importante federazione di autotrasporto. Questo la dice lunga su chi ci siamo ritrovati come ministro. Ridateci Lunardi (il migliore di sempre) , ridateci Matteoli!!!!!

  13. Lupi da quanto tempo è ministro? Diamogli il tempo di imparare! Capisco il populismo, ma chiedere a uno di andarsene quando non ha avuto neppure quasi il tempo di sedersi al posti di guida del ministero….

  14. Francesco siamo almeno in due. Voglio comunque rispondere a Franco (scusate). Che il ministro Lupi sia l’ da poco e ha bisogno di imparare lo posso anche capire ma la domanda vera e’ Il ministro Lupi sa’ di essere li?????? Dalle uscite credo pensi di fare un mestiere diverso.

  15. Feltri evidenzia un problema noto agli addetti. L’essenziale e importante è che lo stia evidenziando a coloro che non ne sanno nulla: su un quotidiano. Nessuno sui quotidiani o in TV, noi esclusi, scrive o parla di trasporti. Il vero problema (certo la questione della burocrazia è pazzesca) è che le navi ci sorpassano; per mandare un container a Milano conviene scaricarlo a Rotterdam o anche a Port Said, piuttosto che a Genova. Al di là della burocrazia esistono ragioni oggettive. Mancano i retroporti e le infrastrutture ferroviarie e stradali (sono stato recentemente in quel girone dantesco che è il porto di Civitavecchia, ovvero il porto di Roma!). Inoltre manca la cultura di fare sistema tra le varie aziende e i vari enti, ognuno, o meglio ogni poltrona, bada ai fatti suoi… Gioa Tauro è emblematico pure se integrato sulla carta nella rete TEN-T non lo sarà per molti, moltissimi anni… e quando la rete sarà pronta i container arriveranno da est attraverso i binari della transiberiana per cui si è appena stabilito un pre-tender (da oltre 6 MLD €) per portare il binario a scartamento largo (1520 mm) e quindi anhe container da 10′ 6″ di altezza, direttamente in Austria, senza rotture di carico.

  16. Il signor Brambilla ha perfettamente ragione: l’informazione che “pesa” è quella degli strumenti che entrano nelle case di tutti e fanno capire le cose alla gente “normale”, come ha fatto, mirabilmente come sempre raccontando lo scafalo dei nostri porti, Vittorio Feltri. Il mondo dell’autotrasporto questo dovrebbe fare: utilizzare sempre più spesso veicoli d’informazione che raggiungano una platea più vasta possibile… (Ps: ogni lunedì acquisto il Giornale per leggere l’articolo del presidente Uggé, sarebbe bellissimo se certi temi, importantissimi venissero trattati anche dal Corriere della Sera, da Repubblica, mi rendo conto che non tutti amano – giornalisticamente parlando – Feltri come il sottoscritto…)

  17. Sbaglio o di questa situazioni da Regno delle due Sicilie nei porti italiani, con decine di controlli per far (fingere di ) lavorare e dare uno stipendio ai parenti e amici e impiegare tre settimane per sdoganare le merci dalle navi ha parlato solo Feltri sul Giornale? È l’unico giornalista che capisce le notizie? È l’unico giornalista che invece di scopiazzare veline racconta l’Italia con i suoi problemi? Se c’è qualcun altro che vuol in formare ce lo fa sapere? Che pena, e poi i pennivendoli di certi quotidianoni (che nel frattempo hanno dimezzato le copie!!!!!) pretendono di avere ancora credibilità…..

  18. Stradafacendo e Il Giornale: le uniche due testate d’informazione che, a quanto mi risulti, hanno denunciato questo scandalo dei porti italiani in cui servono quasi 70 operazioni doganali per far transitare delle merci. Delle due l’una: o sono tutti scemi o sono tutti complici!!!!!!!

  19. Quella dello sdoganamento merci nei porti italiani è una storia che in un Paese civile ci vedrebbe buttare a mare i politici (e senza salvagente)!

  20. Sono tutti d’accordo, è un’unica immensa mangiatoia: 68 controlli significa poter piazzare o nipote, a fidanzata d’o nipote, l’amico del cognato del fratello di …. Tutta gente che poi alla prossima tornata elettorale rivolterà quei mafiosi di m…. che oggi tengono in vita questa schifezza.

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