Prezzi della benzina troppo alti, Assopetroli: “Ridurre tasse e accise”

“Il governo guidato da Enrico Letta ha il dovere di seguire il programma esposto alle Camere. Ogni ulteriore azione su settori già liberalizzati come quello della distribuzione dei carburanti è inutile”. Lo afferma Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia, l’associazione che dal 1949 tutela le oltre 1.000 imprese del commercio dei carburanti e dei prodotti energetici. “Il settore della distribuzione dei carburanti, che è bene ricordarlo “pesa” al lordo degli sconti solo per l’8 per cento sul prezzo finale del carburante, ha subito negli ultimi 10 anni almeno cinque riforme che hanno reso impossibile qualsiasi programmazione e hanno ridotto il comparto a uno stato di default che è, peraltro, già percepibile”. 

“Il settore, nel solo 2012, ha perso l’11 per cento dei volumi che sommati a quelli dell’ultimo triennio hanno di fatto cancellato nove miliardi di litri, minando la tenuta del comparto. In questo quadro parlare ancora di liberalizzazione fa presagire il disastro. Sarebbe opportuno che il Governo cominciasse a occuparsi seriamente del 60 per cento tra accise e tasse che gravano come un macigno sui carburanti o sull’attendibilità dei “benchmark” che determinano il valore della materia prima che incide per il restante 32 per cento. Non a caso, proprio su questo tema, la Comunità Europea ha aperto un’indagine (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), notizia questa che per Assopetroli Assoenergia è motivo di grande attenzione al fine di determinare e reprimere eventuali comportamenti speculativi”.
“Chiediamo al Ministro Zanonato”, conclude Franco Ferrari Aggradi, “di aprire urgentemente un tavolo di confronto con gli operatori del settore, evitando lo stratificarsi di nuove regole liberalizzatrici per lo più legate al susseguirsi di brevi stagioni politiche dai danni duraturi”.

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