Ciucci: “Il Ponte sullo Stretto di Messina è necessario per il corridoio europeo”

“Appare poco plausibile il corridoio Helsinky-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi”. Lo dice l’amministratore di Anas, Pietro Ciucci. “La proposta della Commissione Europea CEF individua quali sezioni predefinite del Corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale”, ha spiegato Ciucci intervenendo al congresso nazionale della Fit-Cisl a Cagliari sul tema delle reti Ten-T.

“Il progetto”, ha continuato l’amministratore unico di Anas, “consiste di un ponte misto e lungo – su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali – sullo Stretto di Messina che collegherà l’isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell’Europa. Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”.
“In merito”, ha concluso Ciucci, “è opportuno precisare che poiché il Piano economico e finanziario dell’opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto, l’eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della Ten-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il ponte. Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l’accesso agli strumenti finanziari che la Bei mette a disposizione nonché, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell’attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi. Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt, un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell’ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 “Helsinki-La Valletta”. Il Fehmarn Belt”, precisa la nota dell’Anas, “che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nel 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nello stesso anno”.

Foto fonte Anas

8 risposte a “Ciucci: “Il Ponte sullo Stretto di Messina è necessario per il corridoio europeo”

  1. Sorgono spontanei alcuni quesiti. Se non viene specificato come collegare Sicilia e Calabria, vista l’esistenza dei collegamenti via traghetto, da dove nasce la necessità di un ponte? Solo dalla necessità di far girare l’economia? Oppure esistono frequenti condizioni di mare che impediscono il collegamento via traghetto per cui è necessario un collegamento più stabile?
    Se non sono previsti aiuti europei, da dove provengono i fondi per la costruzione di tale ponte? Vorrei ricordare a tutti i lettori che sono già stati spesi molti soldi per un progetto ancora solo su carta, per cui non si sarebbe dovuto spendere un centesimo e per stipendiare i dipendenti di una società che aveva il compito di gestire un ponte che ancora oggi non esiste….
    Fino a qualche giorno fa lo Stato era al verde per cui ha richiesto il pagamento dell’IMU. Ora sembra non servire più. Quante storielle dovremo ancora sorbirci?

  2. Ciucci ha perfettamente ragione, solo degli idioti possono essere contrari. Ma come hanno dimostrato gli ultimi risultati elettorali in Italia gli idioti abbondano…

  3. Spooner ti fornisco qualche elemento di riflessione. Innanzitutto uno Stato dovrebbe preoccuparsi che sei milioni di suoi cittadini non sono collegati con la terra ferma. Il Ponte risponde a un dovere nei confronti di cittadini italiani come noi. In secondo luogo il Ponte era finanziato dall’Unione Europea per una parte in quanto inserito nel corridoio Berlino Palermo. La Sicilia infatti se collegata sarà una piattaforma per l’Italia ma soprattutto sarà l’economia europea a trarne vantaggio.
    Devi sapere poi che esistevano paesi esteri che erano interessati a sostenere il costo per realizzare il Ponte e che il Governo Monti lo ha escluso. Il motivo è che troppi ragionano ancora con la testa legata alle ideologie. Poichè il Ponte è stato portato avanti da un Governo quelli che vengono dopo lo ostacolano. Forse non si ricordano che tra quelli che avevano promesso ai siciliani la realizzazione del Ponte vi era anche Prodi. Ha ragione Gioacchino siamo un popolo di ignoranti e ci facciamo del male da soli.

  4. Battista ha proprio ragione. Il neo presidente della commissione trasporti della Camera on. Meta, proprio oggi ha rilasciato delle dichiarazioni sul Ponte da perfetto oppositore quale è. Le motivazioni che ha fornito perdono tutte di valore di fronte alle affermazioni sia di Ciucci che di Battista che ha riferito delle cose vere. Come si vede la posizione del presidente Meta è solo frutto di una posizione politica pregiudiziale.

  5. Pensare ad un’opera grandiosa come il Ponte sullo Stretto di Messina, che permetterebbe finalmente il passaggio dei treni ad alta velocità in tutto il Sud d’Italia, che impedirebbe l’attraversamento obbligatorio dei tir in alcuni punti della nostra città; che, una volta realizzate tutte le opere connesse, cambierebbe completamente il volto di Messina, sia per l’inevitabile incremento turistico sia per le innumerevoli opportunità di sviluppo ecnomico per tutto il meridione. Il Ponte significa avere quello che non abbiamo mai avuto, realizzare quello che in altre parti d’Italia è possibile mentre qui è impensabile.

  6. Ragazzi! Il Ponte sullo Stretto è una struttura fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno e per dare una svolta al sistema infrastrutturale del SUD. La possibilità dei collegamenti veloci darebbe dare una svolta a tutti i comparti produttivi e nuovo slancio all’industria. Il Ponte non graverà sul bilancio dello Stato e creerà posti di lavoro in un luogo dove da sempre la disoccupazione è a livelli altissimi.

Rispondi a Spooner Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *