Pietro Lunardi, così una piccola Italia ha perso per strada un grande ministro

Scusi ingegner Pietro Lunardi!  Inizia con le pubbliche scuse (che dovrebbero essere sottoscritte dal moltissimi italiani ma in particolare dal ” gruppazzo dei giornalisti autori della pubblica impiccagione della reputazione dell’ex ministro alle Infrastrutture” ) l’articolo firmato da Vittorio Feltri e pubblicato su Il Giornale  di martedì 30 aprile per “ricordare” un personaggio colpevolmente dimenticato della  politica italiana. Dimenticato, con più colpa che mai, nei giorni scorsi, quando si è scoperto che le accuse rivolte all’ex ministro  (e costategli la carriera politica)  riguardanti l’acquisto, secondo gli investigatori sottocosto, di una palazzina di proprietà  dal Vaticano, erano solo una colossale bufala. Ma se a dimenticarsi di raccontare il lieto fine di quella storia sono stati molti cronisti, spesso al soldo di precisi interessi politici  e non certo di ideali, la stessa cosa non è successa al direttore editoriale de Il Giornale, che in un articolo a tutta pagina ha ricordato il “profeta delle grandi opere”, il  “ministro eccellente che tra il 2001 e il 2006 aveva fatto ripartire i cantieri con la famosa legge obiettivo e che  in seguito aveva imposto a un’Italia indisciplinata la patente a punti, salvando centinaia di vite”. Ma anche un uomo probabilmente troppo intelligente, capace, onesto, per stare in un ambiente, quello della politica, dove queste virtù non servono per “fare strada”. Neanche se uno è ministro dei Trasporti. Un ex ministro che oggi, ripensando alla sua attività politica, confessa a Vittorio Feltri di aver  “conosciuto gente splendida”, su tutti un “Berlusconi unico”, ma anche moltissimi, troppi incompetenti.  “Un Varenne in mezzo a tanti asini”, scrive a metà fra il divertito e l’indignato Vittorio Feltri raccontando chi è Pietro Lunardi, “che riteneva necessario insistere sulle grandi opere, fattore di trascinamento di tutta l’economia, infrastrutture insostituibili per dare sostegno alla competitività del Paese e anche simboli di una certa grandezza positiva, pro-Tav, con convinzione e fervente sostenitore del Ponte di Messina”. Progetto quest’ultimo che, secondo l’ex ministro Lunardi, sarebbe tranquillamente finanziato dai privati, per esempio il Qatar, consentendo a sei milioni di persone di non essere isolate (che non a caso viene da isola). “L’Ingegnere perfetto, uno cui darei in mano non solo le chiavi di casa e dell’auto, ma quelle del Vesuvio, se i vulcani avessero le chiavi e io ci abitassi vicino”, conclude il suo articolo Vittorio Feltri. Uno di quei politici che, un Paese come il nostro, dovrebbe forse vergognarsi di perdere per strada….

20 risposte a “Pietro Lunardi, così una piccola Italia ha perso per strada un grande ministro

  1. Ho avuto l’onore di conoscere e di collaborare con il ministro Pietro Lunardi nel secondo e terzo Governo Berlusconi dal 2003 al 2006. Come ebbi a definire in una intervista rilasciata proprio al Giornale: Lunardi è un gentiluomo che si è trovato ad aver a che fare con un mondo dove l’invidia e la doppiezza regnano sovrane. Al ministro Lunardi le famiglie italiane devono molto. A lui si deve la patente a punti che ha dimezzato il numero dei morti sulle strade italiane (ancor oggi lo stesso presidente Berlusconi quando deve elencare le leggi più significative ascrivibili agli esecutivi da lui guidati cita la patente a punti). Ma Lunardi è anche stato il ministro che ha riassegnato alla politica dei trasporti il ruolo che più le si addice e cioè essere l’elemento che può dare competitività a un sistema economico. Questa sua convinzione è stata condivisa a livello comunitario, tanto da divenire una scelta di politica europea che ha portato all’individuazione di 14 grandi reti di comunicazione per rendere l’economia europea più competitiva (ben quattro di queste grandi infrastrutture di comunicazione riguardavano l’Italia). L’Italia diveniva, con la Sicilia collegata con il Ponte sullo Stretto, la piattaforma logistica europea più avanzata nel Mediterraneo. Obiettivo che generava un collegamento per oltre sei milioni di cittadini e sarebbe divenuto il punto di attrazione più conveniente per l’accoglienza delle merci provenienti dal lontano Est. Benessere e prosperità per il nostro Paese, soprattutto per il Sud, ma anche per l’intera economia dell’Europa. Non fu un caso che una grande sostenitrice delle intuizioni di Lunardi fu una dei maggiori politici europei, come il Commissario Loyola de Palacio che ne appoggiò le intuizioni. Forse fu proprio questo riconoscimento internazionale a suscitare l’invidia dei piccoli uomini, non certo in grado di reggere al confronto con lui. A differenza di altri l’ingegner Lunardi non ha certo bisogno di fare politica per vivere. Un errore e un peccato per l’Italia che oggi ha abbandonato la concezione fondamentale di quanto la politica dei trasporti sia collegata allo sviluppo. Lunardi ha dato vita alla Consulta della logistica, al Patto della logistica e al conseguente Piano che conteneva le linee utili per dar vita a un sistema di trasporti. Dal 2006 nessun altro Piano è stato approvato dal Cipe. Si dice che chi sa fare fa e chi non sa fare insegna; bisognerebbe aggiungere o fa politica e diventa consigliere del principe. Personalmente, da valtellinese, non posso che unirmi al sentimento di riconoscenza per aver salvato, come bene ricorda Vittorio Feltri, la mia valle attraverso la tracimazione controllata. Anche allora politici politicanti si misero di traverso, ma lui ebbe ragione e ancora oggi nei confronti dell’ingegner Lunardi i valtellinesi, quando lo incontrano, mostrano la gratitudine che merita. La qual cosa non succede per molti altri.

  2. L’articolo di Feltri (acquisto Il Giornale solo per leggere lui!) conferma che Paese piccolo piccolo siamo. Un Paese che accende i riflettori sui piccoli uomini e mette in un angolo quelli grandi, comune Lunardi appunto….

  3. Naturalmente è questione di opinioni. Chi non condivide il giudizio positivo su Berlusconi, chi ritiene sbagliata la scelta del ponte sullo stretto di Messina, ecc. non può condividere l’elogio di Lunardi come un “grande ministro”.

  4. Ricordo con senso di vergogna il trattamento indecoroso riservato al ministro Lunardi nella composizione delle liste elettorali dopo cinque anni nei quali ha dato lustro all’Italia. In lista lo misero sotto la Brambilla. Da un certo punto di vista può anche essere piacevole ma come si fa a mettere sullo stesso piano due persone così diversamente produttive.

  5. Lunardi ha salvato tante vite umane e Feltri lo ha ben messo in evidenza. Un grazie da un cittadino qualsiasi anche per quelli che se lo sono dimenticato ma che ne hanno tratto i benefici.

  6. Come mai la stampa democratica non ha dato con il medesimo risalto la notizia che le accuse rivolte a Lunardi erano cadute? Vergognatevi pennivendoli.

  7. Lunardi quando andava in Europa sapeva farsi capire perche conosceva i problemi e gli interlocutori di un certo livello lo comprendono. Mi piacerebbe sapere cosa hanno pensato dei suoi successori.

  8. Mi spiace ma pur riconfermando la mia stima al presidente Berlusconi credo che con il ministro Lunardi si sia comportato in modo poco adeguato. Un imprenditore conoscitore di uomini quale Lui, il Berlusca, è come abbia potuto lasciar fuori dal Governo impedendo di portare a compimento il lavoro impostato in cinque anni uno come il ministro Lunardi. forse per il bene che voglio a Silvio penso che sia stato costretto da qualche invidioso collaboratore.

  9. Ma forse non ho capito bene e chiedo conferme. Lunardi è andato in Europa dove ci consideravano come il due di picche quando briscola è fiori ed è riuscito a far passare una strategia nei trasporti che ha portato ad individuare quattordici reti di grande comunicazione (le famose reti Ten) e poi lo abbiamo messo da parte? Siamo un Paese di deficienti.

  10. Capisco che il presidente Uggè sia così riconoscente nei confronti del ministro Lunardi, visto che è stato un suo sottosegretario, ma non credo anch’io (anche se grazie alla sua patente a punti ho perso diversi punti) che la scelta di non riconfermarlo sia frutto di una scelta del presidente Berlusconi. Uggè può dire qualcosa in merito?

  11. È vero che sono stato, come già detto, sottosegretario con il ministro Lunardi. La mia nomina venne direttamente dal Presidente del Consiglio e accettata dal ministro in carica. Le ragioni della mancata riconferma non le conosco e se le conoscessi non le renderei di pubblico dominio per un obbligo di riservatezza che dovrebbe indurre chi ha ricoperto una carica istituzionale ad esprimere giudizi su scelte di politiche di governo. Una cosa è certa, io non avrei rinunciato alle conoscenze e competenze di un uomo come Pietro Lunardi, questo nell’interesse del Paese. Se sia stata invidia o una imposizione politica di qualche alleato in occasione della formazione del nuovo Esecutivo a generarne l’esclusione non ne ho diretta conoscenza.

  12. Lunardi non è stato solo il ministro delle infrastrutture ma anche dei trasporti. Sono un imprenditore dell’autotrasporto e debbo dare atto a Lunardi di aver rimesso in moto i controlli su strada attraverso i Cmr (Centri di revisione mobili); di aver realizzato la Consulta dei trasporti; di aver fatto il Piano della logistica, di aver ottenuto gli sconti per i grandi utenti sulle autostrade, di aver tolto gli eco punti per attraversare l’Austria; di aver finanziato le autostrade del mare e il trasporto combinato con la ferrovia. Spero che basti per far comprendere perchè un ministro così attivo lo abbiano fatto fuori. Erano forse verdi(ni) di invidia.

  13. Sono un valtellinese e ricordo quello che l’ingegner Lunardi ha fatto per la nostra Valle. Lo ha già fatto l’onorevole Uggè (un altro che non aveva fatto male ma fatto fuori forse perchè è stato l’unico parlamentare che ogni settimana sul suo sito informava su quanto era successo in Parlamento e ci diceva quello che aveva fatto). Io ricordo la tracimazione controllata. Ho dovuto lasciare la mia casa perchè vicina al fiume e vivere insieme a tanti miei convalligiani momenti di paura. Lunardi aveva visto giusto e ci ha ridato serenità ed ha salvato le case di molti di noi. In Valtellina lo ricordiamo tutti con affetto. Quando è tornato per la commemorazione di S.Angelo Morignone c’era molta gente. Avrei voluto stringergli la mano ma non ho avuto il coraggio. Lo faccio adesso e gli dico, anche a nome di tanti come me che non dimenticano; non sarà più ministro ma grazie ingegner Lunardi.

  14. Non sono sorpresa purtroppo da tutto ciò, solo sorprendentemente delusa. Ci si accanisce brutalmente appena possibile, spesso per fare “audience e spettacolo” ma lo spazio per comunicare altro non lo si trova, non fa ascolti….. per quanto riguarda la professionalità dell’ing. Pietro Lunardi non la si discute neanche, infatti ora avremo a che fare con Maurizio Lupi e su questo non mi posso esprimere, mi viene da vomitare!

  15. Il Vaticano che vende suoi immobili sotto costo? Ma quale grande investigatore ha potuto seguire come un segugio una simile pista….

  16. Non possiamo farci vincere dalle simpatie o avversioni personali cara Beffarda. Maurizio Lupi, può piacere o meno, ha dimostrato di essere un grande lavoratore, di non aver fatto male il vice presidente della Camera e di parlare chiaro quando partecipa a dibattitti. Ha avuto esperienza come amministratore di Milano con il sindaco Albertini. Prima di vomitare provi con una pastiglietta a freanre il rigurgito. Vediamolo all’opera e poi esprimiamo i giudizi.

  17. Voglio ringraziare Lunardi e la sua stupida idea della patente a punti: una bella manovra per fregare soldi alla gente persi tutti i punti perché bisogna fare tutto da capo? Solo per banali infrazioni, perche’ non adottano queste regole per chi commette infrazioni gravi per chi e’ sotto effetto di acool e di stupefacenti o per chi investe? Grazie signor Lunardi se non ci fosse lei bisognerebbe inventarla.

  18. Ivan , l’unica cosa che puzza di stupidità lontano un chilometro è il tuo commento. Prova a pensare a quanti imbecilli sono stati appiedati (e così facendo non hanno causato incidenti, non hanno ferito o ammazzato nessuno….) grazie alla patente a punti

  19. Ivan, mi sembra di capire che ha avuto problemi con la sua patente giusto? Ma pensi 2 volte prima di parlare di stupidità!

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