Limite a 30 all’ora in città, i tempi di percorrenza rimarrebbero gli stessi

Si potrebbero abbassare i limiti di velocità nelle città a 30 all’ora e i tempi per raggiungere una destinazione non cambierebbero di molto. È questa la conclusione che arriva dal “Trofeo 30 e lode”, l’inedita gara organizzata a Torino in occasione del Treno Verde, la campagna promossa da Legambiente e da Ferrovie dello Stato Italiane realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La competizione, tra una vettura “verde” (che non poteva superare i 30 km/h) e un’auto a benzina, dimostra come il limite dei 30 chilometri all’ora nelle strade urbane è un modo economico e democratico per migliore la qualità della vita delle persone: meno incidenti e più sicurezza nelle strade, minore congestione del traffico, significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, maggiore possibilità di usare in sicurezza la bicicletta o andare a piedi.

Tutta la popolazione ne trarrebbe vantaggio e in particolare i bambini, gli anziani e i disabili. I concorrenti, che erano Enzo Lavolta, assessore all’Ambiente del Comune di Torino, salito a bordo dell’automobile elettrica Renault Twizy, e Leonardo Bizzaro, giornalista di Repubblica, che guidava invece una vettura a benzina, sono in pratica arrivati nello stesso momento. Su un circuito cittadino di circa quattro chilometri l’auto teoricamente più veloce (quella che rispettava l’attuale limite a 50 orari imposto dal Codice della Strada per i centri urbani) ha impiegato 29′ 15″ minuti. Mentre la più lenta (limite a 30 all’ora) ha accusato un ritardo dalla prima di appena 20 secondi. Venti secondi in più che, oggettivamente, non cambiano la vita di nessuno, ma di vite possono salvarne tante. 

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