La moto più economica del mondo? È una Yamaha e costerà solo 380 euro

Una moto da 500 dollari, circa 380 euro. È questo l’incredibile progetto a cui sta lavorando Yamaha, che vuole realizzare, in India, la due ruote più economica del mondo. Come scrive l’agenzia di stampa Pti, Yamaha ha rivelato di essere al lavoro nel suo Centro globale di ricerca e sviluppo (YMRI) di Surajpur in Uttar Pradesh sul progetto riguardante la fabbricazione in India di una moto a bassissimo costo. 

Il responsabile dell’YMRI, Toshikazu Kobayashi, in un incontro con la stampa indiana ha assicurato che “si tratterà della moto più a buon mercato del mondo”. Inoltre, l’India diventerà l’hub globale per la produzione di moto a basso costo, che saranno esportate in altri Paesi d’Africa e America latina. “Il nostro obiettivo”, ha aggiunto, “è di sviluppare il modello a più basso costo al mondo e i pezzi di ricambio al minor prezzo. Vogliamo arrivare ad offrire questo prodotto ad appena 500 dollari sia per l’India che per il mercato di esportazione”. Toshikazu Kobayashi non si è sbilanciato su tempi di lancio e particolari tecnici dell’operazione, anche se ha detto che Yamaha sta sviluppando la moto con un motore da 100 cc o superiore perché “le moto più piccole con motori più piccoli non hanno un buon equilibrio”.

3 risposte a “La moto più economica del mondo? È una Yamaha e costerà solo 380 euro

  1. Non sarebbe male le commercializassero anche in Italia ed in Europa genericamente parlando! Scommetto che avrebbero degli ottimi acquisti visto che da sta crisi non se vien fora! Comunque sia se il mercato dei veicoli a motore avesse seguito un processo simile a quello dell’informatica oggi una macchian costerebbe poco più di un pc ed invece i troppi interessi in gioco hanno mantenuto i prezzi per come sono.

  2. Ciao Meo, il fatto è che secondo me le multinazionali dell’auto e del petrolio premono affinchè tutto resti immutato .. in modo che l’effetto serra cresce come pure i loro introiti… L’Italia specialmente adesso in tempo di crisi potrebbe cogliere la palla al balzo e commercializzare un’auto globale ….. magari elettrica che costi poco e consumi poco…. È utopia? Come vorrei che fosse realtà, anche per diminuire questo effetto serra che sta distruggendo il pianeta!

  3. Un veicolo, per costare poco, deve essere semplice e deve essere costruito in altissimo numero di unità per ammortizzare al massimo le spese di sviluppo e di attrezzaggio della produzione.
    L’Italia è l’ultimo Paese in cui ci si possa aspettare un mezzo del genere. Le case costruttrici fanno a gara nel rivisitare i loro modelli al primo accenno di flessione nelle vendite e gli acquirenti inseguono “il nuovo modello” per svariati futili motivi. Tutto questo si riassume in costi che ricadono sul prezzo di vendita.

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