I daini possono provocare incidenti d’auto, a Como li vogliono abbattere a fucilate

Troppi incidenti d’auto a causa dei daini, e così l’amministrazione provinciale autorizza le doppiette. Succede a Como, dove gli ambientalisti si sono schierati contro la Provincia che con una delibera autorizza “gli agenti del corpo di polizia provinciale nonché gli eventuali soggetti coadiutori a precedere all’abbattimento con l’uso del fucile sull’intero territorio provinciale a decorrere da oggi fino al 31 dicembre 2017”. Secondo il rapporto del servizio faunistico provinciale, infatti, i daini si sarebbero diffusi “verosimilmente a causa di occasionali fughe da recinti privati”.

E ora, in libertà, sarebbero fonte di “danni alle produzioni agricole” e – ulteriore peculiarità del caso lariano – costituirebbero un grave “pericolo nel contesto delle aree urbanizzate in relazione all’incidentalità automobilistica”. In realtà le cronache non parlano di frequente di auto che investono daini o di daini pirati che investano pedoni. È anche vero che il rapporto tra questo mammifero e le auto non è mai stato molto buono. Basta dire che la pelle di daino viene ancora utilizzata per asciugare le carrozzerie dopo l’autolavaggio. Scherzi a parte, gli animalisti si sono scatenati contro questa decisione e un primo risultato l’hanno già ottenuto. Ovvero almeno per quest’anno gli interventi saranno incruenti. Verranno catturati alcuni esemplari e fatti “traslocare” altrove. Ma dal 2014 potrebbero arrivare le doppiette. 

19 risposte a “I daini possono provocare incidenti d’auto, a Como li vogliono abbattere a fucilate

  1. Cominciamo ad abbattere piuttosto qualche pirata della strada (non sparandogli ma mettendolo in cella per 20 anni…)

  2. O i daini li mangiano i lupi o se ce ne sono troppi sul territorio bisogna abbatterli. Non c’e’ nulla da fare (come le nutrie comunque). Bisogna mantenere l’equilibrio ambientale. Tot animali per superficie se no danneggiano le colture o provocano incidenti. Basta che poi i daini li mangiamo, sono anche un ottimo piatto. Meglio del pollo o del coniglio. Pace e bene.

  3. Bravo Davide, bisogna viverci in questi posti e in queste condizioni per capire cosa significa. Altro problema i cinghiali… Pace e bene

  4. Di rimedi ce ne sono, basterebbe dislocarli in altre zone dove non esistono, oppure circondare con recinzioni in prossimità di strade, aumentare le zone protette, ma questo ovviamente ha un costo, la strada più semplice è abbatterli. Comunque condivido il pensiero di Marilena, per niente il commento di Davide che dice: “bisogna mantenere l’equilibrio ambientale. Tot animali per superficie se no danneggiano le colture o provocano incidenti”. Ti sei mai chiesto quello che invece abbiamo provocato e continuiamo a provocare noi esseri umani contro la natura? Hai fatto un calcolo quanti tot esseri umani per superficie o meglio per km quadrato? Hai contabilizzato quanto asfalto, cemento, case, infrastrutture, mezzi di ogni genere, disboscamenti ecc. ecc… abbiamo generato? E’ facile poi prendersela con degli animali selvatici indifesi che “invadono il nostro territorio”, un tempo apparteneva a loro ed ora non hanno più possesso. Pace e bene anche a te…

  5. Chi ha a cuore gli animali faccia qualcosa, raccolga delle firme, organizzi una protesta. Cosa hanno fatto di male questi poveri, bellissimi animali?

  6. La terra non riesce più a sfamare gli umani. Siamo in troppi, dobbiamo cominciare ad abbatterli per permettere agli altri di vivere. Questo messaggio è per Davide e Gabri. È deprimente sentire esseri senzienti dotati di intelligenza che scrivano queste cose. Gli animali sono sulla terra da più tempo degli umani. Si può sicuramente trovare il modo per farli vivere da altre parti senza bisogno di ucciderli. Noi dotati di intelligenza (che però non usiamo) abbiamo distrutto la natura, la terra gli animali e tutto quanto possibile. Se continuerà così ci mangeremo a vicenda. Ci vuole più rispetto per tutto e tutti, e soprattutto per la terra che ci dà da vivere.

  7. Bisognerebbe eliminare molti automobilisti, non i poveri animali, già tartassati ed umiliati. Noi “umani”(sic!) dovremmo aiutarli a sopravvivere, non ad abbatterli. Il solo pensare di eliminarli fà gridare “VERGOGNA”

  8. Be’ questo territorio ci appartiene perché ce lo siamo conquistato con il sudore e con il sangue di moltissime generazioni, la pianura padana ad esempio si è finito di bonificarla nel ‘900 come pure le paludi pontine nel Lazio. Io sono ambientalista e umanista, per noi l’ambiente va preservato ma la vita di un uomo vale molto più di quella di un animale. Siamo spietati, uccidiamo la peronospora, la mosca della carota, poi, nelle umide notti estive della pianura padana uccidiamo con gas al piretro la zanzara (senza distinguere la comune dalla tigre), a Pasqua l’agnello, a Natale cotechino e lenticchie.
    Nell’orto poi siamo costretti a fare trattamenti antiparassitari e antibiotici sulle piantine (ammazzando non so quanti funghi e batteri) se no non mangiamo niente noi.
    Crediamo comunque di essere una specie che ha diritto come tutte le altre a vivere su questa terra, quindi non ci discriminiamo ideologicamente perché evidentemente superiori ad ogni altra bestia selvatica.

  9. Condivido il pensiero di Davide. Ahimè i daini hanno una capacità maggiore di procreare rispetto ai cervi e questo ha fatto sì che aumentassero di più i daini a discapito dei cervi. I cervi sono abitanti dei nostri boschi a differenza dei daini che erano stati immessi. E proprio per questo ora essendocene molti devono essere abbattuti. Dislocandoli non si fa altro che far aumentare il numero di daini che nasceranno e che provocherebbero sempre più danni in altre zone.
    Per Giuseppe che scrive: “Ti sei mai chiesto quello che invece abbiamo provocato e continuiamo a provocare noi esseri umani contro la natura? Hai fatto un calcolo quanti tot esseri umani per superficie o meglio per km quadrato? Hai contabilizzato quanto asfalto, cemento, case, infrastrutture, mezzi di ogni genere, disboscamenti ecc. ecc… abbiamo generato?” cosa vorrebbe dire: ammazziamo gli uomini lasciamo vivi gli animali? basterebbe sensibilizzare e far capire che l’attività venatoria se fatta con criterio non è altro che qualcosa di utile per la collettività. Non se ne parla da nessuna parte ma lo Stato paga addetti della forestale per mantenere un certo numero di animali in determinati spazi e questo a spese nostre. Di questo non se parla ma quelle persone della forestale le paghiamo noi cittadini. Se invece non si facesse di un’erba un fascio e si facesse capire che l’attività venatoria ha anche i suoi lati positivi, tutto quello spreco di soldi non ci sarebbero se si facessero andare i cacciatori che sarebbero e verrebbero formato e informati di come e quanto abbattere, e noi cittadini italiani non sborseremmo nessun quattrino.
    Saluti

  10. Concordo con l’idea di dislocarli in altre zone e così ripopolare aree dove invece mancano perchè per troppo tempo grazie alle decimazioni di animali si rischia l’estinzione degli stessi ed è questo il vero danno! Per me ci sono troppe strade ovunque troppi centri abitati ovunque… non controllerei solo le nascite degli animali.. ma anche quelle umane perchè quelli che sono in troppi..siamo proprio NOI UMANI!!!!!!!

  11. Eh siamo giusto in Italia. Non hanno mai investito nel verde, rovinando l’ambiente per poi divertirsi a caccia. I daini non sono un problema. le industrie di armi, forse hanno interesse vi siano persone che vedono nei daini un problema. Non funziona niente in Italia, manco i daini lasciano stare?No stavolta non va cosi . È ora di finirla.

  12. I primi commenti sono un insulto alla civiltà! Sono senza parole. Non solo stiamo spazzando via l’ambiente naturale agli animali, siamo giustificati a farli fuori perché attraversano una strada?? Ma voi siete completamente fuori di testa.

  13. Rosaria con 120.000 (in media) aborti all’anno in Italia non sei ancora contenta? Vuoi la politica del figlio unico? (come nella Cina comunista). Il “controllo delle nascite” in Italia è efficentissimo, molto di più di quanto sembri a prima vista.
    La popolazione sta già calando ma nessuno (a parte l’Istat e la Chiesa) ne parla. Ma per noi non è un problema, anzi, è una risorsa. Gli italiani sono in via di estinzione, ma loro pensano ai daini, alle nutri e ai cinghiali!. Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

  14. Evidentemente a molti non è mai capitato di vedersi attraversare la strada da un cervo o da un daino è una cosa piuttosto pericolosa per tutti oltreché costosa per le riparazioni, quindi facciamo in modo che non possano attraversare la strada e rispondiamo dei danni che provocano alle colture, ai mezzi ed alle persone altrimenti non restano molte altre soluzioni.

  15. La solita notizia pseudo scandalistica e le inevitabili risposte degli pseudo ambientalisti ignoranti. Forse lor Signori non sanno che esiste l’Ispra, cioè Istituto Superiore per la Protezione Ambientale che detta per ogni zona d’Italia la Daf, cioè la Densità AgroForestale corretta che fa sì che ci sia corretta compatibilità tra il numero dei selvatici e le attività antropiche.
    Quindi che nessuno si scervelli a dire stupidaggini, ci sono già i tecnici che ci pensano a fare le cose con criterio.
    La caccia in questione, peraltro, sarebbe caccia di selezione, cioè una caccia mirata ai soli capi da abbattere secondo le indicazioni dell’Ispra per specie, sesso ed età, il tutto volto alla Daf corretta.
    Quindi tranquilli, riponente le stupidaggini e pace e bene come dice giustamente Davide.

  16. Ma abbattere i piloti di Formula 1 che percorrono quella stada no? Visto che le province dovrebbero essere eliminate inziamo da loro! Quegli animali sono anche miei e di tutti in Italia, come si permettono?

  17. E allora, facciamo fuori pure tutti i cani, i gatti e le persone che non guardano nè a destra nè a sinistra prima di attraversare!

  18. Se ci si sforzasse per una volta di leggere e capire prima di sparare sentenze falsobuoniste si capirebbe che:
    1. nessuno ha detto di sterminare i daini;
    2. l’obiettivo è di regolamentare la presenza dei daini per migliorare:
    a. la convivenza con l’uomo: riduzione dei danni all’agricoltura (pagati dalle Province), la sicurezza della circolazione (idem);
    b. la vita dei daini: se in soprannumero incorrerebbero in deperimento per riduzione delle risorse procapite ed epidemie da sovraffollamento (vedi la dissenteria dei caprioli nel reggiano due anni fa).

    Ciò detto, non si dimentichi che in Francia, in Germania e in tutti i Paesi del Nord Europa, la caccia agli ungulati è assai meno rigida e meno regolamentata che non in Italia.
    Questi abbattimenti disposti dalla Provincia si chiamano Piani di Controllo e si tengono sotto il rigido controllo delle Autorità. Si noti, peraltro, che in questi casi le carni non rimangono al cacciatore, ma vanno conferite in appositi centri di raccolta gestiti dalle ASL.

    Comunque non vedo grande differenza tra i daini (abbattuti senza che neppure se ne accorgano) e un vitellino o un maialino o un pollo di cui Tutti si cibano giornalmente (allevati in modi stressanti e abbattuti in un a filiera spesso crudele).
    Ci attacco anche la recente rivolta contro l’abbattimento delle volpi nel senese. Per chi non lo spaesse le volpi si cibano dei delle uova e dei pulcini di fagiani, polli, starne, lepri, coniglie e quant’altro è piccolo e tenero nelle ns campagne. Questi piccoli non li difende nessuno?

    Chi è vegano scagli la prima pietra, gli altri…tutta fuffa.

    Il mio papà lo diceva sempre: il male del mondo è l’ignoranza…

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