La Russia punta sul battello volante, i primi test a maggio sul fiume Lena

Il Ministero dei Trasporti della Jakutija (regione russa situata al di sopra del circolo polare) sta effettuando dei test su un nuovo battello volante, un ekranoplano. Il “Burevestnik”, questo il nome del veicolo, verrà provato nel prossimo maggio sul fiume Lena, lungo i 600 chilometri della linea Jakutsk-Olekminsk. Si tratta di una via di mezzo tra un traghetto e un aereo, e potrebbe venir usata per sostituire in Jakutija le linee veloci per passeggeri “Rakety” e “Meteory”. Come si legge sul portale La Voce della Russia, “il «Burevestnik» appartiene alla classe degli idrovolanti: aeromobili che, come gli ekranoplani, possono appoggiarsi alla superficie utilizzando l’«effetto suolo», ma, a differenza dei classici ekranoplani, sono in grado di sollevarsi anche di molto.

I requisiti degli idrovolanti per diversi regimi di volo sono contrapposti. Per sfruttare l’effetto suolo è necessaria un’ampia ala dalla forma particolare e un corpo piatto e largo, mentre per innalzarsi in volo, servono ali e corpo stretti. Per questo creare un veicolo che voli come un buon aereo e dotato delle capacità di un ekranoplano è un’impresa finora non riuscita a nessuno. I creatori del «Burevestnik» hanno cercato di aggirare questa contraddizione costruendo un proprio apparato secondo uno schema a due piani: l’effetto suolo è garantito dall’ampia ala inferiore. Si suppone che grazie a questo schema il «Burevestnik» riesca a volare sia su superfici d’acqua, che a innalzarsi da terra”. Fino ad oggi non si è mai arrivati all’utilizzo di un ekranoplano per motivi di sicurezza e di difficoltà di guida. “Se i costruttori del «Burevestnik» riusciranno a creare questa macchina per una produzione in serie, seppur limitata, si tratterà di un successo comparabile a quello di Robert Fulton, considerato il padre del battello a vapore”, spiega La Voce della Russia. “Le navi a vapore esistevano anche prima di Fulton, ma proprio le caratteristiche e il generale progresso tecnologico che permetteva la produzione in serie di un mezzo così nuovo per quei tempi resero il suo progetto fondamentale. Solo con il tempo si capirà se i creatori del «Burevestnik» ce la faranno”.

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