Auto di lusso rubate in Romania venivano immatricolate a Palermo: 12 arresti

Auto rubate o acquistate in leasing in Romania e immatricolate a Palermo nell’ufficio della Motorizzazione civile. La Polizia stradale ha scoperto un’organizzazione che avrebbe rivenduto, soprattutto nel Lazio, almeno 58 auto di grossa cilindrata. L’organizzazione aveva messo a punto un sistema di riciclaggio di automobili estere di grossa cilindrata di provenienza illecita che prevedeva la nazionalizzazione attraverso la falsificazione dei documenti dell’auto. Tra le 12 persone arrestate ci sono anche due funzionari della Motorizzazione civile di Palermo. Uno di loro, come spiega il portale BlogSicilia, era già finito in un’inchiesta, che aveva permesso di scoprire delle auto fantasma che venivano cancellate al Pra. “Il funzionario che ha patteggiato la pena per quei reati. Le sue auto e quella di parenti e amici non pagavano il bollo e non erano mai multate”, ha detto Antonino Costa, comandante del compartimento della Sicilia occidentale della Polizia Stradale. “L’indagine è partita dalla polizia stradale di Bologna che aveva notato ad Ancona l’arrivo di migliaia di grosse auto provenienti dalla Romania. Noi a Palermo nel corso di un controllo avevamo trovato un’auto con il codice a barra falso”, aggiunge il comandante della Stradale Paolo Costa su BlogSicilia. “Nel corso delle indagini abbiamo notato che tutte queste macchine venivano immatricolate a Palermo. Qui abbiamo trovato quello che riteniamo un funzionario infedele che già era finito in un’altra inchiesta”. Nella stessa inchiesta sono state denunciate 67 persone, tra acquirenti delle auto e titolari di concessionarie dove si vendevano le auto. Per incastrare i funzionari della Motorizzazione sono state piazzate in ufficio delle videocamere.

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