Nichi Vendola ministro dei Trasporti? Pericolo di scontro con i trasportatori

Se Nichi Vendola dovesse diventare il nuovo ministro dei Trasporti, in caso la sinistra dovesse vincere le prossime elezioni, dovremmo aspettarci un periodo di difficoltà ancora peggiori di quelle attuali e qualora l’eventuale nuovo ministro dovesse applicare in modo talebano le proprie teorie è facile prevedere uno scontro molto duro con il mondo dell’autotrasporto. Mi auguro che questo non avvenga: Nichi Vendola è alleato con Pier Luigi Bersani che è persona ragionevole e che dovrà scegliere se avere un conflitto sociale col mondo dell’autotrasporto o se volere un sistema dove i trasporti fnzionano per far si che l’economia italiana aumenti la sua competitività”. Ad affermarlo, intervistato dal massmediologo Klaus Davi sul sito KlausCondicio, è stato il presidente di Fai Conftrasporto e di Unatras, Paolo Uggè, che ha anche evidenziato come ” Vendola abbia annunciato ipotesi che sulla carta vanno benissimo, come avviene per i professor, ma che nella pratica, nella vita reale, potrebbero cambiare. “Pensare di trasferire merci dalla strada alla ferrovia o dalla strada al mare è cosa giusta”, ha affermato Paolo Uggè,  “ma non basta: oggi il sistema produttivo ha bisogno di far arrivare a destinazione nel minor tempo possibile le proprie merci, ma non ci sono le condizioni  per far passare le merci dalla strada alla rotaia al mare in tempi rapidi. E così si rischia solo di allungare i tempi di consegna e, dunque, i costi, perdendo ulteriore competitività. In ogni caso il mondo dell’autotrasporto non è  abituato a fare  processi in modo pregiudiziale: osserveremo cosa farà chi vincerà. Nel frattempo  abbiamo predisposto una documentazione per chi guiderà il Paese e sulla quale siamo pronti a confrontarci”.  Compreso Nichi Vendola, possibile candidato a guidare il ministero dei Trasporti,  per il quale il mondo dei camionisti non ha certo pregiudiziali solo perchè è gay, come ha voluto sottolineare Paolo Uggè  rispondendo a una domanda  provocatoria di Klaud Davi: “ognuno è libero di fare le proprie scelte, comprese quelle sessuali, a patto di non limitare la libertà altrui” . Nell’intervista, disponibile integralmente al link   http://www.youtube.com/watch?v=HqPBZx–Kxw&list=UUUB99kLbXOE1cj1dHp3Ktgg&index=1) Klaus Davi ha anche invitato Paolo Uggè a parlare di Antonio Ingroia e della sua posizione sull’ articolo 18 che, ha denunciato Uggè, “andrebbe a ingessare l’attività di trasporto e favorirebbe l’affitto di lavoratori dall’Est, con la conseguenza di avere tir guidati da  poveracci  pagati un quarto di quanto guadagnano oggi. Forse”, ha concluso il presidente di Fai Conftrasporto e Unatras, ” Ingroia vuole ridurci a un sistema sovietico?”

25 risposte a “Nichi Vendola ministro dei Trasporti? Pericolo di scontro con i trasportatori

  1. Vorrei sapere se tutti gli autotrasportatori (io no) condividono questa uscita di Uggè. A meno che non si preferisca avere come ministro dei Trasporti, invece di Vendola, il Berlusconi che certamente non prometterà in tempi brevi il passaggio al trasporto su rotaia, ma che certamente inaugurerà altre dieci volte la Salerno-Reggio Calabria, tanto lui sta a ad Arcore…

  2. A me piacerebbe un sacco vedere Nichi Vendola ministro dei trasporti, così finalmente avremmo treni e navi e aerei (mezzi di trasporto alternativi ai camion) che consegnano direttamente a domicilio le merci perfino nei paesini a 2000 metri di quota o sperduti nell’entroterra, e forse avremmo le strade percorse solo da tir dai cui tubi di scappamento escano fiori profumati. A me piacerebbe avere un ministro ambientalista al ministero perché così, dopo pochi mesi di governo, tutti gli italiani capirebbero che sono capaci solo di raccontare barzellette. Tutti sognano meno traffico, meno smog, meno incidenti sulle strade, treni che funzionano: ma per arrivarci servono anni di lavoro, idee ben precise, non basta raccontare quattro slogan….

  3. Nichi Vendola ministro? Ecco un motivo in più per non andare a votare e andarcene fuori dai piedi da questo Paese che una volta faceva ridere, adesso fa piangere… Italiani che lavorate, che producete: cambiate Paese, andate a lavorare e a creare posti di lavoro altrove e lasciate che tutta questa classe politica si ritrovi a dover finalmente produrre qualcosa con la propria fatica per guadagnare invece di continuare a vivere come sanguisughe alle spalle di chi lavora…

  4. E magari prima di “sparare” a zero sul signor Vendola aspettare che diventi eventualmente ministro e aspettare di vedere come lavora? (Non è che negli ultimi 40 anni i ministri abbiano tutti brillato….

  5. Ognuno e’ libero di pensare come meglio crede ma non si deve far prevalere, come invece mi pare faccia il signore che non condivide, l’appartenenza partitica alla realta’ dell’economia.I fatti dicono che l’ultima legge che ha stanziato risorse per il trasporto combinato su ferro risale al governo in carica nel 2002. Se poi pensiamo alle leggi che hanno migliorato le norme sulla sicurezza sociale, della circolazione e della responsabilita’ condivisa, ricadiamo sempre nel governo 2003/2006 e 2008/20011. Forse sfugge al mio interlocutore che una strada che non costa al Paese e che sposta i traffici dalla gomma al mare o su ferro e’ proprio quella del rispetto delle regole e dei costi minimi. Questo non lo sostengo io ma l’amministratore di FS Mauro Moretti che non e’ un autotrasportatore ma uno che se ne intende di trasporti.

  6. E se domani Vendola diventa ministro dei trasporti e Uggè ha ragione del suo operato io ho la soluzione: sfrutto le ferrovie per caricarci i miei camion, li spedisco in romania e me ne vado da questo paese di politici furbi e intrallazzatori. Ha ragione Grillo: se i francesi devono smaltire un po’ di bombe sappiamo tutti dove collocarle. In parlamento.

  7. Continuo a ritenere che non sia corretto da parte del dottor Uggé prendere una posizione politica. E’ chiaro che ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni: ma, quando Uggé parla, su un sito pubblico come questo, data la sua posizione, dovrebbe rappresentare tutti i trasportatori. Diverso sarebbe il caso se Uggé potesse spiegare quali sono le affermazioni di Vendola che vanno contro gli interessi degli autotrasportatori…

  8. Il dottor Uggé non sa nemmeno come opererà un eventuale ministero guidato da Vendola (che poi da dove salta fuori questo “scoop” di Vendola ministro dei trasporti lo sa solo lui) quindi non può permettersi di parlarne ora! Potrebbe parlare di come hanno governato finora invece gli altri ministri in carica fino ad oggi! Su quello sarebbe credibile! Il resto sono solo chiacchiere da aggiungere alle chiacchiere di questa campagna elettorale di promesse e parole vane!

  9. Ma vi siete mai domandati perchè in venti anni di governo i trasportatori sono caduti sempre in basso? Forse Uggé si è dimenticato quando è stato al governo. Basta fare propaganda spicciola: usiamo i trasportatori per dare loro un futuro migliore di lavoro e un po’ di serenità, basta a dire cavolate, non serve a niente, gli organi preposti a tutelare i trasportatori cerchino di lavorare bene invece di fare politica di basso profilo. Abbiamo una forza contrattuale verso la committenza stratosferica usiamo un po’. Immaginate che 200 euro a viaggio in piu’ la merce che portiamo in contenitori madiamente vale 80.000 euro per 28.000 chili di prodotti alimentari dividete il valore 80.000 diviso 28.000 chili aggiungete i 200 euro vedete il costo chilo quanto viene poi ditemi se siamo noi quelli che al banco mercato il prodotto è aumentato cosi tanto.

  10. Buongiorno, tutte le famiglie dei trasportatori su gomma (e sono parecchi) dovranno farsi invitare dal sig. Paolo Uggè a casa sua che sicuramente offrirà pranzo e cena tutti i giorni fino alla loro morte… ringraziate queste idee per un’Italia in declino!

  11. Vedo che un titolo, conseguente a u’intervista fattami da Klaus Davi, sta suscitando reazioni comprensibili ma alcune fuori tono. Innanzitutto chiaramo che io non ha elementi per poter dire se Niki Vendola (per inciso a me sta pure simpatico come persona) sarà o meno il futuro ministro dei trasporti. La domanda è stata posta in questo modo dall’intervistatore. Secondo: io cerco di basarmi sempre sui fatti. Se qualcuno è in grado di trovare prese di posizioni di Vendola a favore del trasporto su gomma me le inoltri, perchè a noi avere più forze politiche che siano sostenitori di una politica seria del trasporto da vedersi come sistema legato alla realtà economica nella quale si vive e non solo come una utopia e una logica vetero ambientalista a prescindere, non può fare altro che comodo. Noi vogliamo un sistema di trasporti che funzioni, dove le modalità (mare, treno, aria e gomma) si possano interfacciare. Riteniamo autolesionista (fintantochè questo non si sia registrato) penalizzare a prescindere il trasporto che consente all’economia di essere competitiva.
    Non è colpa mia se non sono riuscito a trovare da parte del leader di Sel dicharazioni che vadano in tale direzione. Quindi, rispondendo a una domanda, ho dovuto sostenere che un ministro Vendola che si facesse portatore di iniziative penalizzanti per il trasporto su gomma, e quindi di fatto per la nostra intera economia, avrebbe generato momenti di difficoltà nei rapporti. Invito tutti i critici per appartenenza a valutare che le risposte da me date derivano non tanto dalle mie convizioni personali che sono mie e me le tengo, ma dal ruolo che ricopro che mi inducono a sostenere le linee decise dagli operatori che fanno parte della federazione che ho l’onore di rappresentare. Non pretendo che tutti siano d’accordo con me: non è obbligatorio. Nonostante qualche dubbio mi sovvenga talora, siamo ancora in uno Stato dove vige la libertà di parola e di pensiero. Quindi quando esprimo dei concetti lo faccio proprio in relazione alle scelte dei miei imprenditori. E’ loro interesse difendere il loro lavoro e la loro attività. Noi renderemo noto quali forze politiche condivideranno le nostre idee sulla politica dei trasporti e inviteremo la gente del trasporto a sostenere, indipendentemente dalle loro idee, ma per il loro interesse, quelle forze che avranno con noi stipulato un patto. Forse ancora non si comprende che il tema delle votazioni è cambiato rispetto agli anni passati, dove molti votavano per appartenenza e con il sentimento, e che oggi si deve votare per il proprio futuro e per il proprio interesse. Con tutto il rispetto per chi vuol continuare a scegliere secondo “dove lo porta il cuore”. Si può non condividere, ma non attribuitemi cose che non mi appartengono o che non ho mai detto. Altrettanto le ironie senza senso alcuno che finiscono per ritornare su chi le lancia. Io non ho mai rifiutato una risposta a nessuno, o un confronto con chicchessia e continuo in questo modo. Ma come rispetto gli altri, chiedo rispetto per me. I giudizi sul mio operato lo danno coloro che mi vogliono alla guida della loro realtà associativa. Altri la pensino liberamente come vogliono ma non possono pensare che io stia zitto.

  12. Caro signor Adriano Santeramo, potrebbe fornire anche un decriptatore per capire cosa vuol dire? Non si capisce un’acca (a parte gli strafalcioni grammaticali è proprio il pensiero che appare confuso……). O forse sono io che non capisco? Agli altri è tutto chiaro?

  13. Caro dott. Uggé, la ringrazio per il suo intervento (in parte chiarificatore). Solo una annotazione. Lei dice che non ha trovato posizioni di Vendola a favore del trasporto su gomma (ma forse non le ha trovate neppure a favore del trasporto per vie navigabili interne). Ma la mia obiezione è: ma ha trovato dichiarazioni di Vendola contro il trasporto su gomma (al di là di esprimersi a favore di un requilibrio verso il trasporto ferroviario)? Se non le ha trovate, allora poteva risparmiarsi quelle affermazioni.
    Cordiali saluti

  14. Novembre 2012 non è tanto tempo fa e “riorientare” è un termine spaventoso, per la categoria rappresentata dal dottor Uggè.

  15. Spero che hai il coraggio di pubblicare questo mio commento. Gli autotrasportatori hanno interpretato benissimo le parole del presidente Fai Uggè nell’intervista rilasciata al massmediologo Klaus Davi sul sito KlausCondicio. Da vent’anni a questa parte, come commentato anche da molti autotrasportatori alla sua intervista, condiziona i vari governi politici non con la forza degli autotrasportatori, ma con la forza delle lobby e con le scatole cinesi che chiama “associazioni”, permettendogli di ricoprire l’attuale carica in Unatras. Chiunque può dire di rappresentare il 90 per cento degli autotrasportatori in Italia fino a quando le normative sulle rappresentanze sindacali rimarranno quelle attuali, non permettendo una verifica puntuale degli associati. Se il mondo dell’autotrasporto è nelle pietose condizioni attuali è solo perchè Uggè, approfittando dei ruoli politici e sindacali ricoperti in questi anni, ha fatto solo ed esclusivamente gli interessi di una cooperativa piemontese. Quest’ultima si è arricchita sulle spalle degli autotrasportatori con i rimborsi dei pedaggi autostradali, importante contributo per il quale puntualmente ogni anno Uggè batte cassa al governo di turno (quando non c’è addirittura lui al governo). Per quanto riguarda l’ambito politico, Uggè fa un discorso chiaro sul governo Berlusconi, preferendolo a tutti gli altri perchè, a suo dire, quando è stato al potere ha sempre aiutato gli autotrasportatori: ma forse lui confonde i suoi interessi con quelli degli autotrasportatori perchè, se così fosse, dopo un solo anno di assenza del governo Berlusconi, non si spiega perchè le imprese di autotrasporto siano al collasso, e in particolare quelle siciliane, berlusconiane convinte da vent’anni, nonostante non si sia concretizzato nulla delle promesse fatte. A questo proposito è bene ricordare il ponte sullo Stretto, il sistema viario, gli interporti, gli autoporti, le autostrade del mare, la logistica e l’intermodalità. Quindi se Uggè con la sua intervista intendeva farsi pubblicità con Berlusconi per spianarsi la strada in vista di qualche poltrona o di qualche trattamento di favore (tipo la Consulta nazionale dell’autotrasporto, nata su sua iniziativa e poi proseguita con il suo alter-ego Giachino, per poi essere soppressa, giustamente, da Monti) si sbaglia di grosso, perchè quel 10% rimanente, a suo dire, che egli non rappresenta, gli sbarrerà la strada ogni qualvolta il futuro governo non proceda con politiche atte a soddisfare le necessità reali degli autotrasportatori. Quel 10 per cento farà sentire la sua voce, così forte che qualcuno si renderà conto che forse è una percentuale che va rivista. Le imprese di autotrasporto sono così inc…ate che appena si insedierà il nuovo governo e non prenderà i provvedimenti urgenti che da anni chiede la categoria, in primis l’ecobonus 2010 per le autostrade del mare, dalla Sicilia partirà uno tsunami che attraverserà l’Italia fino alla Valtellina.

  16. Se l’invito ad “avere il coraggio di pubblicare questo commento” era rivolto, come pensiamo, alla redazione, ecco la risposta: il commento è on line. E questo nonostante la nostra preferenza, decisamente forte, a mettere on line interventi più costruttivi, che forniscano possibili soluzioni ai mille problemi del trasporto e della categoria, invece che lettere che forse sarebbe stato meglio affidare alle poste italiane (indirizzate al signor Uggè) visto che hanno tutto il sapore di una questione privata e personale con passaggi che sembrano lasciar trapelare una malcelatissima invidia e un altrettanto malnascosto astio. Ma di questo tipo di messaggi, purtroppo, ne sono arrivati numerosi e altri sicuramente ne arriveranno. E noi, ameno che contengano frasi o pensieri offensivi o lesivi, continueremo a pubblicarli. Non serve coraggio: semmai solo rassegnazione. Questo ennesimo esempio di come sprecare le occasioni di dibattito che Stradafacendo sta offrendo a tutti, ci permette quantomeno di lanciare un invito (a tutti): quello a dare sfogo altrove a rivalità, gelosie, eventuali frustrazioni. In quanto alla minaccia di far partire uno tsunami destinato ad attraversare l’Italia fino alla Valtellina, è purtroppo in perfetta sintonia con una e mail che è Bella solo nel cognome dell’autore…

  17. Il livore che Salvatore Bella mette nel suo commento per fortuna rispecchia solo il suo pensiero e non la stragrande maggioranza di autotrasportatori che conoscono Paolo Uggè e l’associazione che rappresenta. Si potrà dire di tutto su Paolo Uggè, ma non che non sia uno dei più competenti esperti del settore e che da tecnico abbia contribuito negli ultimi decenni a non lasciar massacrare il mondo del trasporto da tanti politici e imprenditori incapaci.
    Il signor Bella poi l’ho incrociato tempo fa in associazione e non mi era parso un genio del settore e il commento fatto sopra ne è una testimonianza lampante: critiche senza motivazioni e minacce di rivolte senza prospettive per la gente che lavora.

  18. Leggo le elucubrazioni del signor Bella che ben conosciamo per aver frequentato le riunioni del federazione. Non ci vuole coraggio a pubblicare affermazioni gratuite e piene di livore; il vero e unico coraggio che ci vuole è scriverle.

  19. Ragazzi, ma allora abbiamo un fuoriclasse come presidente. Uno che riesce a condizionare da vent’anni i governi vuol dire che è proprio bravo. Teniamocelo stretto perché se si mette contro di noi che purtroppo abbiamo al nostro interno persone come questo Bella chissà che mazzo che ci fa…

  20. Ma questo Bella sa cosa è una cooperativa? Si rende conto che dall’alto della sua grande furbizia sta dando ai soci di quella cooperativa, oltre che a quelli della federazione che Uggè presiede, la patente dei deficenti? Ma crede di essere furbo solo lui?

  21. Non ho sentito dire da Uggè in quell’inteervista che bisogna votare Berlusconi. Ha citato fatti che neanche un rancoroso come Bella può smentire. Il presidente ha detto che verrà presentato alle forze politiche un documento e che sarà informata la categoria di chi tra le forze politiche avrà condiviso il documento. Ma sto Bella capisce l’italiano o no?

  22. Siamo contenti che un 10 per cento di autotrasportatori (magari il 90 per cento desse la forza a un simile fenomeno, perché uno che fa fare ai governi per vent’anni quello che vuole altro non è che un fenomeno,) si opporrà a un ritorno eventuale al Governo di Uggè. Vuol dire che la prossima volta Bella forte del suo 10 per cento schierato compatto dietro a lui riuscirà a ottenere risultati eccezionali per l’autotrasporto siciliano. In tutti questi anni, perché Bella pensa di essere uno dei leader del trasporto siciliano quali risultati lui è stato in grado di ottenere?

  23. Cosa c’entri la Valtellina non è dato proprio sapere. Si vede che propri è un rosicone questo signore. Certamente Uggè ha commesso, come tutti sbagli ma non pare al signor Bella di essere Lui stesso a dare importanza e fare grande uno che voler considerare quello che dice non ha fatto niente di buono, anzi è il colpevole di tutti i mali del trasporto italiano. Mi pare che questo Bella sia uno dei tanti piagnoni che sono capaci solo di dare la colpa agli altri.

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