Revisioni rinviate dalla Motorizzazione, viaggeranno migliaia di tir pericolosi?

Che esistano uffici pubblici dove non tutti operano con alacrità è purtroppo un’amara realtà. Ma non è così per tutti. È il caso degli uffici della Motorizzazione civile i cui dipendenti sono invece abituati a fare gli straordinari. Lavoro in più che presto si vedranno però costretti a dover cancellare, sospendendo una serie di servizi indispensabili per i cittadini quali le revisioni sui mezzi di trasporto. In particolare la situazione si prospetta drammatica per le imprese di autotrasporto che, senza la revisione, non potranno, per ragioni di sicurezza, mettere in circolazione gli automezzi. Perché tutto questo? Perché  una normativa europea prevede un limite alle prestazioni straordinarie, cancellando, di fatto, sedute esterne per patenti, revisioni o visite ispettive. Obiettivo: ridurre i costi. Peccato che le prestazioni straordinarie servano a coprire la carenza delle figure professionali necessarie (tecnici e ingegneri) che non ci sono. E, come non bastasse, ad aggravare il peccato (rendendolo mortale) c’è la considerazione che comunque le imprese di trasporto sostengono già oggi il costo delle prestazioni. Per far fronte all’impossibilità di esaudire le domande di revisione alcuni uffici territoriali hanno cominciato a rilasciare, per i veicoli la cui revisione è prevista per gennaio – febbraio 2013, una nuova prenotazione che sposta al 31 luglio la revisione, consentendo nel frattempo la circolazione. Ma questo non solo non risolve i problemi: aggrava, in maniera esponenziale, quelli legati alla sicurezza. In questo modo, infatti, sulle strade potranno circolare mezzi non revisionati e spesso senza i requisiti di sicurezza. Senza dimenticare che chi opera nei traffici internazionali sarà fermato e sanzionato: i fogli prenotazione rilasciati in Italia non hanno infatti alcun valore oltreconfine. Le imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, poi, rischieranno di chiudere: i committenti, coinvolti nella responsabilità di eventuali incidenti (una fuoriuscita di prodotto per un errore nel carico o per automezzi non revisionati può provocare danni ingenti), non accettano infatti, come ovvio, di caricare veicoli non in possesso del documento che viene rilasciato solo se la revisione è stata eseguita. Il risultato sarà il trasferimento sui concorrenti europei degli appalti di servizi di trasporto oltre a una riduzione dei parametri di sicurezza. Non c’è che dire: un altro bel regalo dell’Unione europea e del governo uscente.

Paolo Uggè

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