Revisione obbligatoria anche per le moto, l’Italia l’ha chiesta all’Unione europea

Aumentare la sicurezza stradale e la protezione dell’ambiente prevedendo anche per i veicoli a due ruote la revisione periodica. La richiesta del governo italiano è stata formalizzata poco prima di Natale a Bruxelles alla riunione del Consiglio europeo dei Trasporti che, tra le altre cose, ha esaminato il provvedimento sulle regole armonizzate in materia di revisione dei veicoli a motore e i loro rimorchi.  ”Uno degli ambiti  in cui è necessario implementare gli interventi  sulla sicurezza”, ha detto il viceministro Mario Ciaccia, “è quello che riguarda i giovani, soprattutto la circolazione dei motocicli”. 

“I numeri  relativi alla mortalità per incidenti stradali”, ha aggiunto Ciaccia, “sono ancora troppo alti nonostante gli sforzi fatti finora. La preferenza italiana è quella che le norme Ue in materia di revisione siano raccolte non in una direttiva ma in un regolamento, in quanto strumento più incisivo per assicurare un controllo tecnico adeguato in tutti i Paesi”. A margine del Consiglio europeo è stato anche siglato un memorandum di intesa tra il ministri dei Trasporti di Italia, Paesi Bassi, Belgio, Germania e Francia relativo ai Corridoi ferroviari merci europei 1 (Zeebrugge-Anversa/Rotterdam-Duisburg-Milano- Genova) e 2 (Rotterdam – Anversa – Lussemburgo – Metz – Digione – Lione/Basilea). “Si tratta della prima fase di attuazione del progetto per la realizzazione dei corridoi europei delle merci che apporteranno benefici significativi al trasporto in Europa”, ha detto il viceministro che ha, tra l’altro, sostenuto che “non venga ulteriormente ridotto l’importo che era stato proposto per le reti transeuropee dei trasporti, un programma che vede il coinvolgimento di strumenti innovativi importanti come i project bond”.

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